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Sottopasso dimenticato: materassi e rifiuti creano un’atmosfera di degrado dopo la violenza.

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Sottopasso dimenticato: materassi e rifiuti creano un’atmosfera di degrado dopo la violenza.

Il sottopassaggio di piazzale della Croce Rossa, situato nel quartiere Nomentano vicino a Porta Pia, versa in condizioni di gravissimo degrado a seguito di un’incresciosa aggressione avvenuta lunedì mattina. In quell’occasione, una donna di 42 anni è stata vittima di rapina e stupro. La situazione attuale del passaggio sotterraneo è desolante, caratterizzata da rifiuti, materassi abbandonati, siringhe e immondizia sparsa ovunque. Questo tunnel, che tra il 2018 e il 2019 aveva ricevuto alcuni interventi di riqualificazione con l’installazione di illuminazione e segnaletica appropriata, è ora diventato un simbolo di paura per i residenti. I tentativi di recupero della struttura sono stati vanificati, rendendo il sottopasso un rifugio per persone in difficoltà e senzatetto. Gli abitanti della zona, allarmati dall’accaduto, hanno ripetutamente segnalato le condizioni critiche in cui il sottopasso si trova.

IL CLIMA DI PAURA

La comunità locale ha reagito in modo forte e chiaro all’episodio di violenza, e il Campidoglio ha risposto mostrando un primo entusiasmo per avviare piani di riqualificazione per diversi sottopassaggi della città, compreso quello di piazzale della Croce Rossa. Sotto la guida di Svetlana Celli, presidente dell’aula, e dei consiglieri Yuri Trombetti e Riccardo Corbucci, si sta cercando di trasformare questi spazi degradati in luoghi utili per attività commerciali e culturali, quali librerie, start-up tecnologiche e cooperative ambientali, nel tentativo di rigenerare la zona.

Tuttavia, la preoccupazione fra i cittadini di via XX Settembre continua a crescere. Francesca Carrera, una studentessa universitaria, ha condiviso la sua angoscia, dichiarando: «Dopo il tramonto, evito di tornare a casa da sola. Ogni giorno percorro il tratto verso la stazione Termini per andare all’università, e non posso fare a meno di pensare che avrei potuto essere io. È sconvolgente pensare di vivere in un’area centrale, eppure essere costretta a temere per la propria incolumità e ad affrontare il degrado».

LA TENSIONE A PICCHI

La tensione nel quartiere ha raggiunto livelli critici. Pietro Catitti, un commerciante della via Nomentana, ha espresso le sue preoccupazioni, affermando: «Con due figli, vivo nel timore che possano essere aggrediti o derubati. Continuo a ripetere loro di non uscire da soli, specialmente di sera. Il degrado perdura da tempo, e i fatti di cronaca ci dimostrano che la criminalità è in aumento. È fondamentale che, in seguito agli eventi recenti, vengano attuati interventi efficaci per non solo riqualificare il sottopasso, ma anche per affrontare la crisi di sicurezza che affligge tutto il quartiere. Da tempo denunciamo queste problematiche legate a spazi abbandonati e al dilagare della delinquenza».

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