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Cronaca

Stipendi da urlo: il 10% di esodi cresce in cerca di guadagni da 200mila euro!

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Stipendi da urlo: il 10% di esodi cresce in cerca di guadagni da 200mila euro!

L’Emigrazione dei Giovani Medici Italiani: Un Fenomeno Preoccupante

Negli ultimi anni, una crescente quantità di giovani medici a Roma ha preso la decisione di formarsi per cercare lavoro all’estero. Questo fenomeno è in costante aumento, come evidenziato dai dati forniti dall’Ordine dei medici di Roma. Nel 2024, si è osservato un aumento del 10% nel numero di richieste per i certificati di onorabilità professionale, fondamentali per esercitare la professione fuori dal territorio nazionale. Antonio Magi, presidente dell’Ordine, stima che circa 150 medici partano ogni anno per proseguire la loro carriera all’estero. Le destinazioni preferite comprendono Regno Unito, Francia, Svizzera e Paesi Bassi, con un crescente interesse per i Paesi del Golfo Persico. Questa situazione comporta ripercussioni negative sia per il sistema sanitario italiano, già in difficoltà con le posizioni vacanti, sia per le finanze pubbliche, che investono ingenti somme nella formazione di questi professionisti.

Le Cause di Questo Fenomeno

La motivazione alla base della scelta di lasciare l’Italia non risiede unicamente in fattori economici. Antonio Magi mette in evidenza come la professione medica nel nostro Paese stia diventando sempre più difficile a causa di aggressioni nei luoghi di lavoro, elevati carichi di lavoro e il rischio di rivalse legali che in altre nazioni risultano molto ridotte. “Mentre in Italia i costi delle polizze assicurative per medici sono aumentati, all’estero si lavora con maggiore tranquillità, un aspetto cruciale per la nostra professione,” dichiara Magi. Incidenti come quello avvenuto a Foggia, dove alcuni familiari di una giovane deceduta durante un’operazione hanno aggredito il personale medico, sollevano preoccupazioni. Magi insiste sull’urgenza di garantire maggiore sicurezza all’interno degli ospedali e sulla necessità di differenziare le aree di attesa. Ancora, si fa appello alla depenalizzazione dell’atto medico, per evitare abusi di procedimenti legali contro i professionisti del settore.

La Risposta del Settore Sanitario

Il tema del “trasferimento” dei medici si fa sentire in un contesto in cui il governo sta sviluppando la legge di bilancio. Magi sottolinea che la sanità non può essere vista solo attraverso la lente dei medici dipendenti, ma include anche quelli in convenzione. La crescente difficoltà nel reperire medici di famiglia è un problema concreto e attuale. Per rendere questa professione più attrattiva, è necessario adottare misure che migliorino la sicurezza negli ospedali e liberalizzare il lavoro dei medici, consentendo loro di impegnarsi anche nella libera professione. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, è sulla strada di cercare nuove risorse per il settore sanitario, con l’intento di rendere i percorsi professionali dei medici più sostenibili e interessanti.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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