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Superando le Nostre Aspettative: Un Viaggio Inaspettato!

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Superando le Nostre Aspettative: Un Viaggio Inaspettato!

# Esame sul decesso di Andrea Purgatori

Dichiarazioni dell’Avvocato Gentiloni Silveri

Il legale Michele Gentiloni Silveri ha rilasciato una dichiarazione riguardante i risultati della perizia sulla morte di Andrea Purgatori, affermando che le informazioni ottenute coincidono con le previsioni formulate dalla parte assistita. L’udienza per l’incidente probatorio è programmata per domani.

Dettagli dell’Udienza

“Le conclusioni raggiunte dai periti sono in linea con le nostre aspettative e le ipotesi che avevamo formulato”, ha commentato Gentiloni Silveri, che rappresenta la famiglia del noto giornalista tragicamente deceduto a settant’anni nel luglio 2023.

Domani si terrà un’importante udienza per discutere l’incidente probatorio, che consente di acquisire prove in anticipo e che saranno valide durante il processo. Questa fase è cruciale per consolidare gli elementi raccolti nelle indagini preliminari relative all’imputazione per omicidio colposo a carico di quattro medici. Il legale ha sottolineato: “La famiglia Purgatori desidera che venga fatta luce sulla scomparsa del proprio congiunto e che i responsabili siano chiamati a rendere conto secondo quanto stabilito dalla legge. Abbiamo fiducia nel operato della giustizia”.

Reazioni della Famiglia Purgatori

I figli di Andrea Purgatori hanno espresso incredulità e amarezza per gli errori compiuti dal team medico. La perizia medico-legale, richiesta dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma, ha rivelato non solo una diagnosi errata, ma ha anche evidenziato come un cardiologo abbia fatto carenza di approfondimenti diagnostici e abbia commesso una serie di gravi errori. Purgatori è deceduto a causa di un’endocardite, un’infiammazione del cuore.

I periti hanno rilevato che il medico non ha interpretato correttamente i risultati dell’esame holter, giungendo alla conclusione errata che l’embolizzazione multiorgano fosse attribuibile a fibrillazione atriale. Inoltre, il quadro clinico e gli effetti della terapia anticoagulante prescritta non sono stati valutati in modo adeguato. Secondo i medici legali, una diagnosi corretta e un trattamento tempestivo con terapia antibiotica avrebbero potuto aumentare le possibilità di sopravvivenza di Purgatori.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.

La dinamica dell’incidente

La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.

L’intervento dei passanti

La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.

Condizioni di Patrizia e denuncia

Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.

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