Cronaca
Svelato dal guardaroba: il mistero del crimine svelato dai vestiti!

Rapinatori imprudenti: la polizia incassa un successo
Due malviventi, impegnati in rapine ai danni di farmacie, hanno inavvertitamente agevolato il lavoro delle forze dell’ordine grazie al loro comportamento sconsiderato. Un colpo di scena è avvenuto nel corso delle indagini quando uno dei delinquenti ha pubblicato su un profilo social una foto che lo ritraeva vestito esattamente come nel momento del reato. Questo ha permesso agli investigatori di imboccare una strada decisiva.
Arresto dei sospetti
I due uomini, originari di Roma, hanno rispettivamente 38 e 45 anni e sono stati accusati di aver effettuato la rapina presso una farmacia situata in piazza Certaldo, nel quartiere Magliana, lo scorso dicembre. L’episodio si è caratterizzato per la sua brutalità: uno dei rapinatori è entrato con violenza nel negozio, aggredendo sia la farmacista che i clienti a suon di colpi sferrati con il calcio della pistola. Dopo aver sottratto una quantità esigua di denaro, ha lasciato il luogo dell’azione a bordo di uno scooter condotto dal complice. Per garantirsi la fuga, i due uomini si sono poi separati, proseguendo a piedi in direzioni diverse.
Le fasi delle indagini
Inizialmente, le forze dell’ordine hanno incontrato difficoltà nel procedere all’identificazione del rapinatore poiché indossava un casco integrale che copriva il volto. Le indagini sono quindi cominciate analizzando le riprese delle telecamere dislocate all’interno e all’esterno della farmacia. La testimonianza di alcuni ostaggi è stata cruciale, poiché questi hanno riconosciuto la corporatura del rapinatore confrontandola con le foto segnaletiche a loro disposizione. Tuttavia, la chiave per tollerare l’inceppato progresso delle indagini è giunta da un post su un social network. La foto pubblicata da uno dei delinquenti, che mostrava lo stesso abbigliamento degli istanti della rapina, ha fornito una pista importante. In aggiunta, il frequente utilizzo dei cellulari tra i rapinatori immediatamente dopo il crimine ha permesso alla polizia di rintracciarli.
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Cronaca
Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

Il 14 giugno il Roma Pride tornerà in piazza con lo slogan ‘Fuorilegge!’. Mario Colamarino, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, denuncia che “le politiche repressive del governo Meloni, in questi tre anni, hanno prodotto una serie di leggi volte a criminalizzare la comunità Lgbtqia+ in tutto il globo terracqueo”. Colamarino sottolinea l’accanimento del governo nei confronti della comunità, definendolo “un’arma di distrazione di massa” che porta a una marginalizzazione e criminalizzazione del popolo Lgbtqia+.
Rivendicazioni e richieste
I promotori del Roma Pride evidenziano di essere accusati di propaganda “solo perché rivendichiamo la nostra esistenza, anche attraverso un linguaggio che rispetti le nostre identità”. Continuano a subire “odio e violenza per il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere” e richiedono da anni leggi a tutela dei diritti della comunità. Tuttavia, lamentano che “la nostra classe politica è impegnata in ben altre questioni più importanti”: combattere contro asterischi e schwa e produrre leggi contro l’ideologia gender.
Autodeterminazione e diritti
Colamarino denuncia un attacco alla libertà individuale, dichiarando: «Chi ci governa vorrebbe impedirci di autodeterminarci nella nostra identità di genere, eppure la stessa Giorgia Meloni si autodetermina come il presidente del consiglio». La comunità Lgbtqia+ si oppone decisamente alle recenti normative, che, secondo loro, negano l’esistenza delle famiglie e creano un “incostituzionale divieto universale di gestazione per altri”. Concludono affermando che “il Roma Pride e la comunità Lgbtqia+ non arretrano e non intendono rinunciare a nessuna rivendicazione. Ci proclamiamo fuorilegge”.
Cronaca
Vandalizzata la targa della sala consiliare del IX municipio, Gualtieri commenta: “Inaccettabile”

Non fermerà la vita democratica l’incendio doloso che la scorsa notte ha colpito la targa d’ingresso dell’aula consiliare del municipio IX di Roma Eur. La scoperta stamani dell’atto vandalico ha suscitato una forte reazione da parte delle istituzioni, in particolare della mnisindaca Titti di Salvo, che ha condiviso sui social la foto della targa distrutta.
Condanna istituzionale
Di Salvo ha dichiarato: "Esprimiamo la nostra più ferma condanna per l’atto vandalico e doloso che ha colpito la targa della nostra Sala Consiliare. Un gesto inaccettabile che non solo danneggia un simbolo della nostra istituzione, ma rappresenta un attacco ai valori di democrazia e partecipazione che il Consiglio incarna." Ha aggiunto che l’incendio non è solo un atto di inciviltà, ma "un affronto a una intera comunità. Nessuna forma di violenza o intimidazione potrà mai indebolire il nostro impegno nel garantire trasparenza, dialogo e rispetto delle istituzioni e della vita democratica.”
Reazione del sindaco
Il sindaco Roberto Gualtieri ha commentato l’episodio, affermando: "L’incendio della targa dell’Aula consiliare nel IX Municipio rappresenta un atto grave e inaccettabile contro le istituzioni democratiche. Confido che le forze dell’ordine facciano piena luce sull’accaduto e individuino al più presto i responsabili. Esprimo piena solidarietà alla presidente Titti Di Salvo, agli amministratori municipali e alla comunità del Municipio IX."
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