Cronaca
«Svelato l’assalitore: la verità dietro la sua identità e la richiesta di sicurezza»
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# Incendio al Corviale: Il Campo dei Miracoli sotto minaccia
Il “Campo dei Miracoli,” situato nel quartiere del Corviale e amministrato da Massimo Vallati, ha recentemente subito un grave atto intimidatorio. Nella notte, l’auto di Vallati è stata distrutta dalle fiamme mentre era parcheggiata di fronte all’impianto sportivo. Questo episodio riaccende l’attenzione sul problema della criminalità nelle aree locali e sulla sicurezza degli abitanti.
Una Notte di Paura
Vallati, ex calciatore e fondatore dell’iniziativa Calciosociale, ha descritto la paura e la tensione che permeano il Corviale. Si è svegliato all’improvviso attorno alle 3:30, sorpreso dai suoni delle sirene e dal fumo. Scoprendo il suo veicolo, una Toyota Yaris, avvolto dalle fiamme, ha immediatamente compreso la gravità della situazione.
Stando al racconto di Vallati, una persona è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza mentre versava un liquido infiammabile sul suo veicolo. “Le autorità hanno ora a disposizione le registrazioni per avviare le indagini,” ha dichiarato, rimarcando nuovamente l’urgenza di intervenire.
Guerre tra Bande
La situazione al Corviale ha raggiunto un punto critico. Vallati ha messo in evidenza come ci siano bande che si affrontano apertamente per il controllo del territorio. Eventi violenti recenti, come l’omicidio di Cristiano Molè e attacchi avvenuti in pieno giorno, dimostrano che la violenza tra i gruppi criminali è all’ordine del giorno. “Siamo nel bel mezzo di uno scontro per il potere, dove l’assenza di una leadership chiara amplifica il caos,” ha spiegato Vallati.
Il Calciosociale, di cui Vallati è portavoce, sembra essere visto come una minaccia dalla criminalità locale. “Siamo un faro di speranza in un’area dimenticata, un simbolo di legalità, ma senza un intervento concreto contro le bande, il futuro appare fosco,” ha affermato, aggiungendo che ha già denunciato alla polizia l’incendio di motorini rubati nel quartier.
Proposte per il Cambiamento
Per affrontare la spirale di violenza, Vallati ha delineato un piano d’azione. “Non possiamo perdere tempo; è necessario un intervento deciso che inizi con l’allontanamento degli occupanti abusivi messi in atto dalla malavita,” ha affermato. Quest’operazione, secondo lui, è vitale per ripristinare la sicurezza e il senso di comunità nel Corviale, dove le bande gestiscono un ampio traffico illegale.
“Con i fondi del Pnrr in arrivo, è fondamentale non permettere che i criminali continuino a dominare. Corviale è di dimensioni contenute; è ora di agire seriamente,” ha insistito.
Nonostante i numerosi giovani coinvolti nella criminalità, Vallati è convinto che vi siano poteri forti dietro a questi gruppi. L’incendio dell’auto non è un caso isolato; nel 2015, il centro sportivo stesso fu già sotto attacco. Tuttavia, il fondatore del Calciosociale non si arrende e ha già in programma un evento per promuovere la legalità, con la presenza del Ministro dello Sport, Andrea Abodi. Vallati ha espresso la sua necessità di protezione e sicurezza: “Non possiamo affrontare questa battaglia da soli.”
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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