Seguici sui Social

Cronaca

“Terrore in Strada: L’Incubo di Essere Minacciati da un Coltello”

Pubblicato

il

“Terrore in Strada: L’Incubo di Essere Minacciati da un Coltello”

UNA SERA TRA AMICI DIVENTA INCUBO

Un episodio scioccante ha minato quella che doveva essere una serata serena per due giovani italiani, di 17 e 19 anni. Il 5 settembre, i ragazzi si sono ritrovati coinvolti in un’aggressione da parte di un gruppo di coetanei.

L’EVENTO

I due ragazzi si trovavano al Parco Schuster per partecipare a un concerto organizzato durante una manifestazione culturale, nei pressi della Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Poco dopo la mezzanotte, mentre ballavano insieme ad altri amici, una gang composta da due italiani e un egiziano si è avvicinata a loro. Il loro intento era quello di rubare le catenine d’oro indossate dalle vittime. Quando i ragazzi hanno cercato di difendersi, l’aggressore egiziano ha estratto un coltello, iniziando a minacciarli e dando inizio a una violenta scazzottata. Colpi, calci e spintoni si sono succeduti mentre i giovani faticavano a proteggersi. Alla fine, la banda è riuscita a portare via le catenine e a fuggire, lasciando i presenti sbalorditi.

Le urla hanno attirato l’attenzione del personale di sicurezza della manifestazione, che è intervenuto immediatamente. Vedendo i ragazzi in stato di necessità, hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunti gli operatori del 118 e i carabinieri del Nucleo Radiomobile. Nel frattempo, mentre i feriti ricevevano le cure, i militari hanno avviato la raccolta di testimonianze e avviato la ricerca dei tre aggressori.

L’AZIONE DELLA POLIZIA

Grazie alle descrizioni fornite dalle vittime e da alcuni testimoni, i carabinieri sono stati in grado di individuare rapidamente e fermare la banda, che si era rifugiata in un’area isolata del parco di via Ostiense. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto una delle catenine rubate nel marsupio di uno degli aggressori. L’altra catenina è stata trovata nel sottosella dello scooter dell’egiziano, parcheggiato nelle vicinanze del luogo dell’incidente. I tre giovani, tutti incensurati, sono stati denunciati per rapina aggravata in concorso, e il coltello utilizzato durante l’aggressione è stato sequestrato, così come lo scooter.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

Pubblicato

il

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

Continua a leggere

Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pubblicato

il

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025