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Taxisti di Fiumicino aggrediscono il segretario dei Radicali Hallissey per le corse gratuite offerte ai turisti

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Taxisti di Fiumicino aggrediscono il segretario dei Radicali Hallissey per le corse gratuite offerte ai turisti

Il segretario dei Radicali Matteo Hallissey ha messo in campo un’azione dimostrativa all’aeroporto di Fiumicino insieme allo streamer Ivan Grieco, offrendo corse gratis ai turisti. I tassisti lo hanno aggredito verbalmente e minacciato.

Aggressione e Minacce a Fiumicino

“Me lo levate dal cazzo o gli do una cinquina a sto co…..e? Me lo levate dal ca..o o lo metto sotto con la macchina?”. Matteo Hallissey, segretario dei Radicali, è stato aggredito verbalmente e minacciato a Fiumicino da alcuni tassisti. L’episodio è avvenuto nell’ambito di un’azione dimostrativa dove Hallissey, insieme allo streamer di Twich Ivan Grieco, si è presentato con la sua macchina personale all’aeroporto di Fiumicino offrendo corse gratis ai turisti.

Non è la prima volta che il Segretario fa un’azione di questo tipo: solo pochi giorni fa si è presentato alla stazione Termini con l’adesivo ‘Free Taxi’, prendendosi gli insulti di numerosi tassisti che non hanno visto il blitz di buon occhio. La stessa scena si è ripetuta ieri sera a Fiumicino, con i tassisti che in alcune occasioni si sono anche avvicinati pericolosamente ad Hallissey, minacciando di picchiarlo. “Siamo qui ancora oggi per chiedere alla politica, ovviamente incluso questo governo, di fare maggiori controlli, perché non è assolutamente credibile che i tassisti a Roma, così come in tutte le altre città d’Italia, dichiarino poche migliaia di euro a fronte di guadagni nettamente superiori”, ha commentato Hallissey a margine dell’azione.

Problemi del Settore Taxi e Richieste di Hallissey

“Sei turisti cinesi truffati hanno pagato il doppio della tariffa; una coppia non vedente a cui è stata rifiutata la corsa a Fiumicino; la truffa dei taxi collettivi, con persone messe nello stesso taxi che, invece di pagare 50 euro in totale, ne pagano 50 a testa: questa è la realtà dei nostri taxi, questa è la lobby tanto amata dal Governo. Le 1000 licenze del Comune di Roma sono una miseria che non apporterà alcun miglioramento. Noi andremo avanti con la nostra iniziativa ‘FreeTaxi‘ finché il settore non sarà totalmente liberalizzato. Non si può lasciare il nostro Paese in mano a una piccola corporazione che nessuno vuole toccare”, ha dichiarato Hallissey, spiegando il motivo dell’azione dimostrativa. “Chiediamo ancora una volta alla politica di intervenire – commenta invece Grieco -, serve maggiore concorrenza, è indispensabile aprire il mercato a nuovi operatori. Chiediamo anche maggiori controlli perché non è possibile che i tassisti dichiarino poche migliaia di euro a fronte di ingenti guadagni”.

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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