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Torre Maura: Il Nuovo Edificio che Rinasce nell’Occupazione!

La Necessità di Ripristinare la Legalità nell’Ex Hotel Cinecittà
Finalmente, si è concretizzato il desiderio di ripristinare la legalità nell’ex Hotel Cinecittà, luogo di tensioni e conflitti che duravano da tempo. Tuttavia, a seguito di questo sgombero, vi è un aspetto preoccupante: tra coloro che ora si trovano in difficoltà ci sono anche famiglie fragili e molti bambini. Rosa Ferraro, presidente della commissione Politiche Sociali del VII Municipio, sottolinea: “Non avremmo mai voluto che si arrivasse a questo punto”.
Le Condizioni dell’Ex Hotel Prima del Provvedimento
A pochi giorni dall’intervento decisivo, è importante riflettere sulla situazione logora dell’ex Hotel Cinecittà. Il municipio aveva più volte sollecitato un intervento attivo delle autorità, vedendo la necessità di un’azione per garantire la sicurezza dell’area. Nonostante le ripetute richieste, i provvedimenti necessari sono stati accolti con grande sorpresa e inadeguatezza. “Siamo stati colti di sorpresa e non eravamo pronti per questa operazione”, ammette Ferraro. “Da un lato, tale azione è stata vista come il ripristino della legalità, ma dall’altro ha lasciato molte famiglie senza un rifugio”.
Un’Azione Necessaria Ma Non Pianificata
Ciò che rende questa situazione ancor più delicata è il contesto in cui si è verificato lo sgombero. Negli anni, la zona ha subito vari episodi di violenza, con un recente accoltellamento avvenuto nel mese di giugno. Nonostante i ferventi appelli e le rilevazioni degli occupanti, l’intervento delle autorità è giunto solo dopo un’ulteriore emergenza. Così, tre giorni fa, dopo un nuovo censimento, le forze dell’ordine hanno avviato il processo di sgombero.
Tuttavia, al posto di risolvere il problema, sembra che la situazione sia stata semplicemente trasferita altrove. Molti degli occupanti, principalmente di origine sudamericana, si sono spostati in un’altra struttura abbandonata, l’ex Hotel Jonio, situato nel VI Municipio. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile gestione centralizzata di tali occupazioni, come evidenziato dai commenti del senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Le Conseguenze Per le Famiglie Fragili
Il vero dramma di questa operazione rimane quello legato ai bambini e alle loro famiglie, che ora si trovano in una situazione di vulnerabilità. Almeno dieci bambini, che avevano trovato un proprio spazio all’interno della struttura, sono stati costretti a lasciare l’unico rifugio che conoscevano. Ferraro fa notare come questa emergenza non sia solo legata all’illegalità, ma impatti in modo devastante sulla vita di chi si trova in una situazione già difficile.
“Il fatto che non siamo stati avvisati dello sgombero ha complicato il compito dei servizi sociali del municipio,” prosegue Ferraro. “Le famiglie hanno dovuto affrontare una notte all’addiaccio, probabilmente per strada, prima che il municipio intervenisse”. Questo episodio pone l’accento sulla mancanza di comunicazione tra le autorità e i municipi, un fattore che contribuisce a creare situazioni di grande precarietà.
La Necessità di Soluzioni Adeguate
La situazione richiede ora una riflessione seria e il desiderio di trovare soluzioni pratiche e appropriate che possano garantire la sicurezza senza compromettere le vite dei più fragili. Finché non verranno adottati provvedimenti efficaci che considerino le esigenze di tutti i soggetti coinvolti, il rischio di perpetuare il ciclo di illegalità e degrado rimarrà presente.
Ritardi e Problemi nel Dipartimento delle Politiche Sociali
Il dipartimento delle Politiche Sociali del Campidoglio e il Municipio hanno affrontato una serie di ritardi e problematiche, costringendoli a trovare provvedimenti urgenti per far fronte a una situazione difficile.
Interventi d’Emergenza
“Abbiamo allestito due pernottamenti all’interno di una parrocchia, dove la protezione civile ha fornito letti. Di fronte alla chiesa è presente un dispositivo fisso della Polizia Locale, mentre diverse associazioni, come Sant’Egidio e Caritas, si stanno attivando per offrire supporto ai bisogni delle persone coinvolte”, ha spiegato uno dei rappresentanti presenti. È emerso che alcuni occupanti hanno perso documenti e indumenti durante l’occupazione. Inoltre, i bambini iscritti nelle scuole locali stanno perdendo giorni di lezione. Al momento, non è stata ancora trovata una sistemazione stabile per loro.
Richieste di Sgombero e Legalità
“Abbiamo sollecitato a lungo uno sgombero che ripristinasse la legalità, ma non doveva avvenire a discapito delle persone più vulnerabili e dei minori”, ha evidenziato un altro portavoce. È stata dunque richiesta una maggiore collaborazione tra la prefettura e il dipartimento delle Politiche Sociali. Nel corso della serata scorsa, alcuni manifestanti sono riusciti a raggiungere il cantiere attivo nella zona di viale del Pretoriano, subito dopo l’esecuzione dello sgombero.
Fonte Verificata: fanpage.it
Attualità
Pazzo 54enne tenta suicidio da ponte Sublicio a Pasquetta: vigili urbani intervengono per salvarlo

SalvataggioSullOrloDelVuoto: Immagina un istante di terrore trasformato in un eroico intervento, proprio quando meno te lo aspetti!
In una giornata di festa come Pasquetta, Roma è stata teatro di un drammatico evento che ha catturato l’attenzione di tutti: un uomo di 54 anni ha tentato di gettarsi dal Ponte Sublicio, ma l’intervento tempestivo dei vigili urbani ha cambiato il corso della storia. Scopri come un semplice giro di pattuglia si è trasformato in un atto di coraggio che ha salvato una vita, lasciando la città a chiedersi cosa nascondeva quel gesto disperato.
Il momento del salvataggio
I vigili urbani, sempre vigili sulle strade della Capitale, hanno notato l’uomo in bilico sul ponte e sono intervenuti con rapidità e professionalità. In pochi secondi, hanno evitato il peggio, dimostrando come l’addestramento e l’istinto possano fare la differenza in situazioni estreme. Non crederai a quanto sia stato vicino al disastro!Le reazioni della comunità
La notizia si è diffusa rapidamente, suscitando un’onda di solidarietà e ammirazione sui social. Molti romani hanno condiviso storie simili, evidenziando come piccoli gesti possano prevenire tragedie. “È stato un miracolo”, ha commentato un testimone oculare, riflettendo il senso di sollievo collettivo che ha invaso la città.
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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!
Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.
Il Momento del Pericolo
In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.L’Intervento Eroico
I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!
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