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Tragedia in moto: colpo fatale per un uomo di 53 anni colpito da malore in un tragico incidente.

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Tragedia in moto: colpo fatale per un uomo di 53 anni colpito da malore in un tragico incidente.

Un episodio tragico si è verificato nel pomeriggio di ieri a Roma, precisamente nella zona di Giardini di Corcolle. Un uomo di cinquantatré anni ha perso la vita in seguito a una caduta dalla moto di un amico, un 46enne. L’incidente è avvenuto intorno alle 16.30 in via Acqualagna.

Secondo le prime informazioni raccolte, si sospetta che l’uomo abbia subìto un malore improvviso mentre si trovava in sella al motociclo. Purtroppo, la caduta è stata fatale, e non c’è stato nulla da fare per salvarlo.

Le indagini della Polizia Locale

Agenti del Gruppo VI Torri della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenuti sul luogo dell’incidente per svolgere le necessarie indagini. Il conducente della moto, amico della vittima, è stato trasferito al Policlinico di Tor Vergata. Qui, verranno effettuati test alcolemici e tossicologici, procedure standard in caso di incidenti stradali, in particolare nei casi mortali. Le indagini si stanno concentrando per chiarire la dinamica di quanto accaduto, anche se sembra si tratti di una sfortunata fatalità.

Incidente mortale sull’A1

Un’altra tragedia della strada è avvenuta questa mattina intorno alle 6.30 sull’autostrada A1, diramazione Roma nord, in direzione di Fiano Romano. Due automobili sono entrate in collisione per motivi ancora da determinare, portando alla morte di un uomo di settantaquattro anni. A seguito dello scontro, l’autostrada è stata temporaneamente chiusa per consentire le operazioni di rilievo da parte della Polizia Stradale. I Vigili del Fuoco sono intervenuti per liberare i feriti dalle lamiere dei veicoli coinvolti. Le indagini sono attualmente in corso per accertare eventuali responsabilità da parte dei conducenti coinvolti.

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

Un incendio doloso ha devastato quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio. All’interno del parcheggio del commissariato si trovavano dieci auto di servizio e cinque vetture private degli agenti. Due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e sono attualmente in ospedale per accertamenti.

Indagini in corso

Le indagini, affidate alla Digos della questura di Roma, indicano un’origine dolosa dell’incendio, con la pista anarco-insurrezionalista considerata la più promettente. Telecamere di sicurezza hanno ripreso una persona incappucciata che, dopo aver scavalcato il muro di cinta, ha appiccato il fuoco. Secondo quanto riferito dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista”.

Rischi per la sicurezza

Questo episodio si verifica a pochi giorni da un altro incendio simile, avvenuto presso il comando della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo, che aveva già visto in pericolo la sicurezza delle forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, una persona incappucciata era stata ripresa mentre tentava di appiccare un incendio.

Reazione delle autorità locali

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso “solidarietà e vicinanza agli agenti del commissariato locale” e ha confermato che “gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza”. A causa dell’incendio, la circolazione veicolare su via Appia e Borgo Garibaldi è stata temporaneamente chiusa, ma il traffico è stato successivamente riaperto in entrambi i sensi di marcia.

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Due turisti bloccati mentre un altro riesce a fare il bagno nella fontana di Trevi

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Due turisti bloccati mentre un altro riesce a fare il bagno nella fontana di Trevi

Il 23 febbraio, una notte di controlli intensificati, la Polizia Locale di Roma ha bloccato un gruppo di turisti intenti a entrare nella fontana di Trevi. Tra i tre uomini coinvolti, un turista neozelandese residente a Londra è riuscito parzialmente a bagnarsi, ma è stato immediatamente multato di 500 euro e allontanato secondo quanto stabilito dal Regolamento di Polizia Urbana.

Non sono noti i motivi per cui i turisti abbiano tentato di immergersi nel famoso monumento, ma la polizia ha intensificato le misure di vigilanza per prevenire episodi di questo tipo. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti, il neozelandese ha ignorato gli avvertimenti e ha danneggiato un sito che è già sotto attenta osservazione.

La frequente tentatività di ingresso nella fontana da parte di turisti non è una novità, sebbene i controlli abbiano reso tali comportamenti sempre più rari. Anche in situazioni in cui i trasgressori sfuggono al fermo immediato delle forze dell’ordine, come dimostra questo caso, le multe rimangono elevate e rappresentano un deterrente significativo.

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