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Tragedia in via Casilina: Federico Tulli si spegne dopo due anni di lotta nel coma dopo l’incidente stradale
Purtroppo, Federico Tulli non ce l’ha fatta. Dopo essere stato investito sulle strisce pedonali in via Casilina, ha trascorso oltre due anni in una lunga agonia, prima di arrendersi definitivamente.
La triste notizia della perdita
È giunta ieri un’annuncio straziante attraverso un gruppo Facebook del Comune di Labico, località nel Lazio: “Dopo una prolungata degenza in ospedale a causa di un incidente stradale, il nostro caro amico e concittadino Federico Tulli ci ha lasciato”. Il settantacinquenne, vittima di un grave investimento, ha cessato di combattere dopo un lungo periodo in coma, concludendo la sua battaglia lunedì 9 settembre in una clinica dedicata ai lungodegenti.
La comunità lo ricorderà come una persona buona e generosa, molto apprezzata soprattutto per il supporto che forniva ai giovani studenti con lezioni di matematica e fisica. Un cordiale abbraccio viene rivolto alle sue sorelle, Fedela e Santa, così come a tutti i suoi nipoti e cognati. “Riposa in pace, Federico”, si legge in un messaggio di cordoglio. I funerali si svolgeranno mercoledì 11 settembre alle 10:30 presso la chiesa di Sant’Andrea a Labico.
Le circostanze dell’incidente
L’incidente che ha causato le gravi ferite a Federico Tulli risale a gennaio 2022. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine, un’auto, condotta da una donna, lo ha investito brutalmente. L’impatto è stato così forte da infliggere traumi significativi e lesioni gravi al settantacinquenne.
Dopo essere stato trasportato in ospedale con un intervento di emergenza in codice rosso, Tulli è entrato in coma, avviando una lotta contro il destino che si è protratta per più di due anni. Purtroppo, nonostante gli sforzi medici, il suo stato di salute si è aggravato fino alla notizia del suo decesso, lasciando un profondo lutto nella comunità di Labico, dove era ben conosciuto e rispettato. Sono giunti numerosi messaggi di condoglianze alla famiglia.