Cronaca
Tragedia inaspettata: Gilberto Rinna, il giovane netturbino di 32 anni, ci lascia in un incidente sconvolgente.

Un tragico incidente ha recentemente coinvolto un operatore ecologico nella zona dei Castelli Romani, scatenando una profondissima commozione nella comunità. Questo evento drammatico si è verificato ieri mattina, verso le 10:45, precisamente nel centro storico di Ariccia. La strada, già di per sé molto inclinata, era resa pericolosa dalle piogge recenti, creando una situazione di rischio per i lavoratori. Due operatori della raccolta differenziata erano sul posto quando, per motivi ancora da chiarire, il camioncino utilizzato per la raccolta (denominato “squaletto”) ha perso il controllo, investendo uno dei due uomini e schiacciandolo contro un muro.
Chi era la vittima
Il giovane operatore ecologico, Gilberto Rinna, aveva solo 32 anni. Prima dell’incidente, Rinna stava guidando il veicolo; quando ha deciso di scendere per assistere un collega, il camioncino ha violentemente travolto il suo corpo. Nonostante i soccorsi immediati da parte del 118 di Ariccia, che lo hanno trasportato in condizioni critiche, non è riuscito a sopravvivere per i gravi traumi subiti.
La ricostruzione dell’incidente
Le forze dell’ordine sono arrivate tempestivamente sul luogo per effettuare i rilievi pertinenti e avviare un’inchiesta. In supporto, sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro della Asl Roma 6, una prassi per incidenti di questa natura. Il camioncino, nel suo impatto, ha arrecato danni significativi a un muro e a una tubazione del gas metano. Per garantire la sicurezza del luogo, tecnici specializzati e vigili del fuoco di Marino hanno prontamente chiuso l’erogazione del gas e messo in sicurezza l’area circostante. Il veicolo incriminato è stato posto sotto sequestro al fine di effettuare ulteriori indagini tecniche e rimosso dal deposito stradale di Albano.
La reazione della comunità
La notizia della tragica scomparsa di Gilberto Rinna ha colpito profondamente la comunità di Ariccia, la quale si è mobilitata in segno di lutto e solidarietà nei confronti della sua famiglia. Purtroppo, questo non è un episodio isolato, poiché la sicurezza degli operatori ecologici è spesso messa a rischio. Solo ad agosto 2023, a Frascati, un incidente simile ha coinvolto Giovanni Criccomoro, investito dal suo stesso camioncino in corsa. Inoltre, nel settembre dell’anno scorso, Gianni Cellucci di Velletri è stato gravemente ferito dopo essere stato investito da un veicolo fuori controllo. Anche a Grottaferrata si sono registrati incidenti, con un operatore ferito durante il servizio di raccolta del verde lo scorso aprile. La reiterazione di tali episodi solleva preoccupazioni sulle misure di sicurezza adottate per proteggere chi lavora in questo settore cruciale.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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