Attualità
Tragedia su via Tiburtina: identificati i conducenti della corsa mortale a 100 km/h che ha strappato la vita a Daniela Circelli

Tragico incidente a Tivoli
Gli automobilisti coinvolti in una corsa clandestina a Tivoli, che ha portato alla tragica scomparsa di Daniela Circelli, potrebbero affrontare accuse gravissime. In particolare, potrebbero essere incriminati per omicidio stradale e omissione di soccorso. Grazie all’instancabile lavoro dei carabinieri di Tivoli, le indagini sono riuscite a identificare i responsabili.
Ricostruzione dei fatti
La notte tra il 9 e il 10 settembre, lungo via Tiburtina, Daniela Circelli, 39 anni, è stata investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Alla guida di una Volkswagen e di una BMW, i due automobilisti erano impegnati in una pericolosa gara di velocità, superando i 100 km/h nel centro abitato. La loro folle corsa ha incrociato il cammino di Daniela, che si stava recando da un collega per andare al lavoro in un magazzino Amazon.
Dopo l’incidente, i responsabili sono fuggiti senza prestare soccorso, ma grazie all’analisi delle immagini catturate da dieci telecamere di videosorveglianza, i carabinieri sono riusciti ad avviare le pratiche per denunciare o persino arrestare i colpevoli.
Un momento di ricordo
Stasera, nella comunità, è prevista una fiaccolata in memoria di Daniela presso il parco pubblico di Casa Calda. Parenti, amici e cittadini si uniranno per onorare la sua memoria in un momento di raccolta e riflessione, sotto il segno della solidarietà.
Nel corso delle indagini, la Procura di Tivoli ha disposto l’autopsia sul corpo di Daniela, portando a una profonda tristezza tra i suoi cari, che attendono di poter darle l’ultimo saluto. La comunità è scossa da quanto accaduto e si stringe intorno alla famiglia della vittima in questo tragico momento.
Attualità
Controlli antidroga e sfratti al Quarticciolo effettuati da centinaia di militari e agenti

Il Quarticciolo ha vissuto un’intensa mattinata di controlli da parte delle forze dell’ordine. L’operazione ha avuto come obiettivo il contrasto al traffico di stupefacenti e la gestione di sfratti, coinvolgendo Ater e la Sala Operativa Sociale.
Il dispiegamento delle forze dell’ordine
Il blitz ha visto la partecipazione di centinaia di militari, vigili urbani e poliziotti, che hanno effettuato controlli antidroga per le strade del quartiere. Nella giornata di oggi, martedì 25 febbraio, il quartiere si è svegliato con un gran dispiegamento di forze dell’ordine, tra cui la polizia locale con le pattuglie, gli agenti dell’unità Sicurezza Pubblica ed Emergenziale, del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, del V Gruppo Prenestino e Casilino, e altre unità territoriali.
Controlli e verifiche in corso
Oltre ai vigili urbani, erano presenti anche agenti della Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine sono attive nella periferia Est della Capitale, al Quarticciolo, eseguendo controlli sia nelle strade che all’interno di alcuni alloggi. Gli agenti hanno infatti svolto verifiche congiuntamente con il personale Ater e della Sala Operativa Sociale, entrando in alcune abitazioni per accertamenti.
Il blitz delle forze dell’ordine al Quarticciolo
Attualità
Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

C’è attesa per l’esito degli esami sul sangue della statuetta di Gisella Cardia, previsto per il 4 marzo 2025. Il perito Emiliano Giardina illustrerà i risultati in un’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia, elemento cruciale nella vicenda riguardante la Madonna di Trevignano Romano.
Sviluppi giuridici
Il caso sta per entrare in una fase decisiva, in cui si dovrà decidere tra la richiesta di archiviazione e il rinvio a giudizio nei confronti di Gisella Cardia e suo marito, Gianni. Questo arriva dopo quasi un anno dalla dichiarazione del vescovo Marco Salvi, che ha definito le apparizioni “false” con la formula “Constat de non supernaturalitate”.
Attese udienze e testimonianze
Oggi, 25 febbraio, verrà ascoltato Luigi Avella, ex fedele che ha donato 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano Ets, e che ha sporto diverse denunce contro i coniugi Cardia. Il termine per la deposizione dell’elaborato peritale scade il 28 febbraio, mentre il 4 marzo sarà l’udienza in cui Giardina presenterà i risultati. Secondo alcune indiscrezioni, si è ipotizzato che il sangue sulla statuetta appartenga a Gisella, ma l’avvocato Solange Marchignoli ha sottolineato la necessità di prudenza.
Prospettive future
Qualora i risultati mostrassero una traccia di DNA unica, escludendo altre fonti, il giudice potrebbe riconoscere la configurazione del reato di truffa aggravata, suggerendo che Gisella possa aver utilizzato il proprio sangue per “suggestionare” i fedeli al fine di ottenere donazioni. Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro della vicenda della Madonna di Trevignano.
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