Cronaca
Tragico incidente: motociclista di 37 anni perde la vita, Galleria Giovanni XXIII chiusa al traffico
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Incidente Tragico sulla Tangenziale di Roma
Un grave incidente si è verificato sulla tangenziale di Roma, precisamente allo svincolo di Corso Francia in direzione di San Giovanni. Le prime segnalazioni indicano che un motociclista è stato coinvolto nell’incidente. Diversi agenti della polizia locale sono giunti immediatamente sul luogo per effettuare i rilievi e gestire la situazione del traffico. Attualmente, la Galleria Giovanni XXIII in direzione di San Giovanni è stata chiusa, creando significativi disagi per gli automobilisti.
Dettagli sulla Vittima
La persona coinvolta nell’incidente è un uomo di 37 anni. Le cause che hanno portato alla perdita di controllo della moto non sono ancora chiare. I tentativi di rianimazione effettuati dal personale del 118 non hanno avuto successo. Dalle prime informazioni, pare che la moto fosse l’unico veicolo coinvolto, ma le indagini portate avanti dal XV Gruppo Cassia della polizia locale sono ancora in fase di sviluppo per ricostruire i dettagli dell’incidente. Inoltre, per facilitare le operazioni di soccorso, sono state chiuse anche alcune uscite della via del Foro Italico. Anche il XIV Gruppo Monte Mario è stato mobilitato per fornire supporto nella gestione del traffico.
Impatti sul Traffico
Il grave incidente ha causato un notevole blocco del traffico a causa della chiusura della Galleria Giovanni XXIII. Le pattuglie della polizia locale sono attive sul campo per dirigere il flusso del traffico e ridurre i disagi il più rapidamente possibile. Gli automobilisti sono caldamente invitati a scegliere percorsi alternativi per evitare ingorghi e rallentamenti. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione fino a quando la viabilità non verrà completamente ripristinata.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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