Attualità
Truffa online: promesse di auto mai ricevute, denunciati i faccendieri delle false vendite!

Due Truffatori di Auto Denunciati dai Carabinieri
Due uomini sono recentemente stati denunciati per truffa dai carabinieri di Vignanello, un piccolo comune situato nella provincia di Viterbo. Le loro pratiche fraudolente riguardavano la vendita di veicoli che in realtà non possedevano affatto.
Tecnica di Inganno Utilizzata
Il modus operandi adottato dai truffatori era ben collaudato. I due, un 28enne e un 60enne, pubblicavano annunci online per la vendita di auto, convincendo gli acquirenti a versare un acconto che variava da qualche centinaio a diverse migliaia di euro. Una volta ricevuto il pagamento, i truffatori smettevano di rispondere, causando gravi danni alle vittime, che si ritrovavano senza auto e senza i soldi investiti. Il caso è emerso quando una delle vittime ha deciso di denunciare l’accaduto, permettendo così alle autorità di ricostruire l’intera vicenda.
Avvio delle Indagini
Le indagini sono state avviate dai carabinieri di Vignanello subito dopo la denuncia presentata dalla vittima. Quest’ultima aveva trovato un annuncio online relativo a un’auto che di fatto non esisteva. Dopo aver convinto l’uomo a versare un anticipo di circa 3mila euro, i due truffatori sono spariti senza lasciare traccia. Nonostante diversi tentativi di contattarli, il malcapitato non ha avuto fortuna nel recuperare il suo denaro.
La denuncia ha attivato un’indagine da parte delle forze dell’ordine. Attraverso il monitoraggio dei movimenti bancari, i carabinieri sono riusciti a rintracciare i due uomini e, una volta identificati, è stata formalizzata la denuncia per truffa. Questo caso ha messo in luce un’operazione più ampia, in quanto i due truffatori avevano già raggirato altre persone utilizzando lo stesso inganno.
Conclusione
Questo episodio serve da monito a tutti coloro che intendono acquistare un veicolo online. È fondamentale prestare attenzione e verificare sempre la legittimità delle offerte per evitare di cadere in trappola. Fortunatamente, grazie alla prontezza della vittima nel denunciare l’accaduto, le autorità sono riuscite a intervenire in tempo, smascherando i truffatori.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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