Attualità
Un attacco letale: la vittima bloccata mentre il coltello colpisce.
Arrestato un Complice nell’Omicidio di Roma
Un nuovo arresto è stato effettuato nel caso dell’omicidio di Jarol Bernaola, il ventottenne accoltellato alla stazione Termini di Roma. Secondo le indagini, il complice del killer avrebbe tenuto ferma la vittima durante l’aggressione.
I Dettagli dell’Incidente
La tragica esecuzione si è svolta nella serata di domenica, 8 settembre. S.A.S.N., arrestato in precedenza, ha avuto come complice L.E.S.J., un trentenne che, come il killer e la vittima, è peruviano. Gli inquirenti hanno accertato che L.E.S.J. ha bloccato Jarol Bernaola mentre l’altro uomo, armato di coltello, lo colpiva.
L’aggressione è avvenuta all’angolo tra via Giolitti e via Manin, proprio di fronte all’ingresso della stazione Termini, dove la vittima non ha potuto difendersi a causa della violenza esercitata dal complice.
Le Dinamiche dell’Omicidio
Le indagini hanno rivelato che l’omicidio è scaturito da una lite iniziate davanti a un bar in via Cavour. La discussione fra due uomini è degenerata rapidamente in una violenta colluttazione. Durante lo scontro, uno dei due ha sferrato un forte pugno all’altro, spaccandogli il labbro. La situazione è poi degenerata ulteriormente quando i litiganti sono stati visti spostarsi verso via Giolitti, continuando il loro litigio.
Un connazionale di Bernaola ha tentato di intervenire per separare i due, ma è stato a quel punto che S.A.S.N. ha estratto un coltello e ha accoltellato Bernaola con sei colpi, descritti dagli inquirenti come inferti con “ferocia inaudita”.
Intervento delle Forze dell’Ordine e Tragico Epilogo
Gli agenti di polizia sono giunti rapidamente sul luogo del delitto, riuscendo a rintracciare e fermare un trentaseienne. Nel frattempo, Bernaola è stato soccorso dai paramedici del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto I. Purtroppo, dopo poco tempo dall’arrivo, il giovane è deceduto, nonostante i tentativi di salvarlo.
Motivazioni dell’Omicidio
Secondo le informazioni raccolte dagli agenti del commissariato Viminale e dalla Polfer, il conflitto tra i due uomini sarebbe sorti per questioni riguardanti l’ex compagna di Bernaola, madre di suo figlio. Le immagini delle videocamere di sicurezza hanno facilitato le indagini, permettendo una rapida identificazione degli aggressori.
Nel frattempo, nuovi elementi stanno emergendo, inclusa la presenza di un terzo individuo che risulta irregolare in Italia e non noto all’ufficio immigrazione. Questo ulteriore sviluppo complica ulteriormente la vicenda.
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