Cronaca
Un Cammino verso l’Uguaglianza: Scopri il Futuro Inclusivo al Porto Turistico di Ostia
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Percorso Inclusivo al Porto Turistico di Ostia
Oggi, alle ore 16, si svolgerà la seconda edizione de “Il Mondo che vorrei” presso il Porto Turistico di Ostia. Si tratta di un evento pensato per sensibilizzare la comunità riguardo all’inclusione delle persone disabili, promuovendo un’interazione positiva tra normodotati e individui con disabilità. Il percorso, che si sviluppa ad anello, partirà dal Porto e percorrerà il Lungomare di Ostia, raggiungendo piazza Anco Marzio per poi ritornare al punto di partenza intorno alle 19. L’intento delle manifestazioni è quello di favorire diritti e opportunità paritarie per tutti, abbattendo le barriere fisiche e sociali esistenti.
Associazioni Protagoniste dell’Evento
Tra gli organizzatori, spicca Disabilmente mamme APS, fondata nel 2019 sotto la presidenza di Antonella Tarantino. Questa associazione unisce mamme con disabilità provenienti da diverse parti d’Italia, accogliendo anche persone senza disabilità che desiderano contribuire a una società più inclusiva. La missione di Disabilmente mamme APS è quella di costruire un solido network di sostegno dove nessuno sia escluso.
Dall’altro lato, troviamo A.M.O., con Andrea Fiorini alla presidenza. Questa associazione è formata all’interno del Centro Paraplegici di Ostia, un’istituzione fondata da Gennaro Di Rosa, dedicata alla riabilitazione di persone con mielolesione. L’obiettivo di A.M.O. è fornire gli strumenti necessari affinché chi ha subito un incidente e si trova in sedia a rotelle possa vivere la vita quotidiana con il massimo livello di indipendenza. Entrambe le associazioni pongono l’accento sull’importanza di rispettare le strutture e i servizi destinati a chi ha mobilità ridotta, come ad esempio i parcheggi riservati e le rampe di accesso.
Un Appello alla Sensibilizzazione
Nel comunicato congiunto, si evidenzia che l’inaccessibilità è un problema che va oltre la semplice questione tecnica, toccando anche aspetti culturali. È fondamentale proseguire con sensibilizzazioni costanti riguardanti i diritti e le esigenze delle persone disabili. L’evento di oggi è gratuito e aperto a tutti, rappresentando un’opportunità concreta per dimostrare il proprio impegno verso la costruzione di una società più equa.
Per ulteriori informazioni o per contattare Disabilmente mamme APS, è possibile inviare una e-mail a disabilmentemamme.ascolta@gmail.com o telefonare ai numeri 347 277 6826, 345 358 1270, 339 588 4487. Per informazioni riguardanti A.M.O., é disponibile l’indirizzo e-mail amo.ostia@tiscali.it e il numero di telefono 339 690 9655.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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