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Cronaca

Un Codice Svelato: La Vera Identità Dietro la Porta Misteriosa del Gruppo Rom

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Un Codice Svelato: La Vera Identità Dietro la Porta Misteriosa del Gruppo Rom

Tragico Tentativo di Furto a Monteverde Vecchio

Un tentativo di furto in un appartamento situato a Monteverde Vecchio, Roma, ha avuto esiti devastanti, culminando con la morte del cane di famiglia. Gli inquirenti hanno collegato l’incidente a una banda di rom, avvalendosi di alcune marcature rinvenute sulla porta, che avrebbero servito come un “codice” per contrassegnare gli edifici da svaligiare. I ladri, infatti, avrebbero contrassegnato la porta come “allarmata”, indicando al contempo gli orari in cui i residenti erano assenti.

La Tragedia di Ricky

Durante lo svolgimento del tentativo di furto, gli intrusi si sono trovati di fronte Ricky, un cocker spaniel di 12 anni. Invece di fuggire, è probabile che i ladri abbiano deciso di portarlo via, tentando di sfruttare la sua presenza per estorcere un riscatto. Tuttavia, quando si sono resi conto di essere stati scoperti e costretti a ritirarsi, hanno provocato la morte del povero cane facendolo precipitare dalla terrazza del sesto piano.

Inchiesta in Corso

Dopo aver presentato formale denuncia presso il distretto di Monteverde, la famiglia ha appreso che la polizia sta seguendo un’indagine per “uccisione di animale”. Si ipotizza che i ladri, in fuga, abbiano cercato di prendere con sé il cane, ma nella confusione dell’uscita ne abbiano causato la fatalità. Le autorità stanno affrontando una ricerca complessa per risalire agli autori del crimine, ed è per questo che la famiglia ha lanciato un appello: chiunque avesse notato comportamenti sospetti nella mattinata del 13 settembre, in particolare tra via Giacinto Carini e via Francesco Saverio Sprovieri, è invitato a farsi avanti e contattare la polizia.

L’Appello della Famiglia

“Quando abbiamo visto i segni sulla porta, abbiamo subito compreso che qualcosa non andava,” ha dichiarato la proprietaria di Ricky, visibilmente scossa dall’accaduto. Non è la prima volta che la famiglia subisce tentativi di furto nel loro appartamento. Nonostante le difficoltà nell’identificare i colpevoli, nutrono la speranza che qualcuno possa fornire informazioni preziose. La commozione suscitata dall’episodio ha coinvolto il quartiere e non solo.

Solidarietà e Iniziative

L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha deciso di offrire una ricompensa di 5.000 euro per chiunque fornisse indizi rilevanti. La solidarietà nei confronti della famiglia di Ricky è stata sorprendente, con numerose persone che hanno fatto sentire la propria vicinanza. C’è un forte auspicio affinché i responsabili di questa tragedia vengano individuati e puniti secondo la legge.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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