Attualità
“Un cuore coraggioso: i bambini sottraggono la madre dalla violenza paterna e denunciano il loro aguzzino”

Due giovanissimi eroi, di soli dieci anni, hanno avuto l’ardire di intervenire in una situazione critica, chiamando i carabinieri e cercando di proteggere la madre dalle violenze paterne. Grazie al loro intervento, l’uomo è stato arrestato.
Una notte di terrore a Ferentino
Questo drammatico episodio si è svolto all’interno di un’abitazione a Ferentino, in provincia di Frosinone, la sera del 28 settembre. Ancora una volta, la narrazione di maltrattamenti domestici porta alla luce non solo le sofferenze delle vittime adulte, ma anche l’impatto devastante sui bambini presenti durante gli eventi violenti.
Il gesto coraggioso dei due fratelli
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il padre rientrava a casa durante l’ora di cena quando, dopo un acceso scambio di parole con la moglie, la situazione è rapidamente degenerata in violenza fisica. Trasportati dalle urla della madre in difficoltà, il fratello più piccolo, resosi conto della gravità della situazione, ha deciso di agire. Ha preso il suo smartphone e ha composto il numero d’emergenza 112, spiegando che la madre necessitava di aiuto perché il padre la stava picchiando.
Nel frattempo, il fratello maggiore è uscito di casa per correre verso i vicini, cercando aiuto, mentre il più piccolo tentava di fermare il padre. Il loro coraggio collettivo è stato determinante per salvare la madre.
La risposta immediata delle forze dell’ordine
Richiesta di soccorso in arrivo, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Anagni non hanno perso tempo e si sono precipitati sul luogo del fatto. Gli agenti hanno trovato l’uomo ancora in casa e, dopo averlo bloccato, lo hanno portato in caserma per gli accertamenti necessari. Anche i paramedici sono intervenuti per assistere la donna, che necessitava di cure.
I carabinieri, dopo aver ricostruito quanto accaduto, hanno confermato che non risultano denunce precedenti a carico del marito. Attualmente, la posizione dell’uomo è oggetto di indagine e dovrà presentarsi davanti a un giudice per l’interrogatorio di garanzia volto a convalidarne il fermo.
Attualità
Un uomo è stato investito e ucciso sulle strisce pedonali, il patteggiamento per un 19enne è stato respinto.

A un diciannovenne è stata respinta la richiesta di patteggiamento a tre anni e sei mesi di reclusione per l’omicidio stradale di un settantenne, investito da un motorino a Montesacro. Ora si valuta se procedere con un processo ordinario o abbreviato.
Il giudice dell’udienza preliminare ha rigettato la richiesta, dopo che il giovane aveva travolto l’uomo mentre camminava sulle strisce pedonali, nella notte del 2 dicembre 2023. L’incidente è avvenuto tra viale Carnaro e via Peralba a Roma. Successivamente, il settantenne è deceduto per le gravi ferite riportate; il giovane è accusato di omicidio stradale e ricettazione. Difeso dall’avvocato Viviana Carracciolo, ora il giovane dovrà decidere se optare per il rito abbreviato o quello ordinario. La famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Daniele Bocciolini, si è costituita parte civile.
Secondo le indagini, al momento del sinistro, il settantenne stava attraversando la strada quando è stato travolto dal motorino, che il giovane aveva rubato. Dopo l’incidente, l’imputato ha abbandonato il veicolo e non si è fermato per prestare soccorso. Sul posto è intervenuta un’ambulanza, ma le condizioni dell’anziano erano disperate e, nonostante gli sforzi medici, è deceduto alcune ore dopo.
Il motorino, un Piaggio Liberty, era risultato rubato il 16 ottobre 2023. Il giovane non era solo al momento dell’incidente; dopo aver abbandonato il motorino insieme a un’altra persona, si sono dati alla fuga, presentandosi spontaneamente in Commissariato solo alcuni giorni dopo per autodenunciarsi.
Attualità
Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
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