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Un Eroe Quotidiano: Come un Passante Ha Sventato il Colpo in Farmacia a Roma Chiamando il 112

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Un Eroe Quotidiano: Come un Passante Ha Sventato il Colpo in Farmacia a Roma Chiamando il 112

Arrestati Due Rapinatori Seriali Grazie a un Testimone Chiave

La cattura di due trentenni romani, Simone M. e Gabriele R., è avvenuta grazie alla segnalazione di un testimone oculare e alle telecamere di videosorveglianza. Gli agenti della squadra mobile anticrimine hanno identificato i due uomini, accusati di aver commesso quattro rapine nelle farmacie in una sola giornata, e sospettati di essere coinvolti in crimini simili in altre località. Durante le perquisizioni nei loro appartamenti, sono stati rinvenuti una mannaia, abbigliamento firmato utilizzato nelle rapine e caschi integrali per mascherare le loro identità. Entrambi i rapinatori, già noti alle forze dell’ordine, sono stati quindi arrestati e condotti presso il carcere di Regina Coeli, di fronte a gravi accuse di rapina aggravata, furto, ricettazione e riciclaggio.

Le Rapine: Un Piano Ben Strutturato

Il venerdì mattina a Centocelle ha segnato l’inizio di una serie di colpi che hanno allarmato la comunità. Due rapine sono state segnalate nelle prime ore del giorno, con le descrizioni che indicavano uomini in sella a uno scooter blu e con caschi integrali. La svolta nelle indagini è arrivata il sabato, quando un passante ha ascoltato una conversazione tra i sospetti e ha prontamente contattato il 112, fornendo dettagli cruciali sul veicolo e sui rapinatori. Gli agenti, giunti sul posto, hanno fermato i due durante il tentativo di fuga, rinvenendo lo scooter e i caschi nascosti. Le perquisizioni successive hanno portato al ritrovamento dell’arma utilizzata e di abiti identici a quelli filmati dalle telecamere di sicurezza, rafforzando così le evidenze contro di loro.

Le indagini proseguono per scoprire eventuali collegamenti tra i due arrestati e altri crimini recenti simili avvenuti nella zona. Gli investigatori stanno confrontando i filmati e le testimonianze raccolte. Inoltre, lo scooter blu, risultato rubato e con targa contraffatta, è stato posto sotto sequestro.

Una Serie di Colpi Coordinati

Le rapine sono iniziate in modo audace venerdì a Centocelle, dove i due uomini hanno fatto irruzione in una farmacia armati di mannaia e con i volti coperti, riuscendo a portare via 500 euro e a fuggire su uno scooter blu. Subito dopo, un’altra farmacia è stata presa di mira con lo stesso approccio, portando via un bottino simile. Nel pomeriggio, i rapinatori hanno continuato la loro serie di colpi in piazza Bologna e via Pisino, guadagnando un totale di mille euro. Le indagini ora si stanno estendendo verso i quartieri di Torpignattara e Sant’Ippolito, dove sono state riscontrate rapine con caratteristiche analoghe.

La polizia sta approfondendo l’analisi delle immagini delle telecamere installate nelle farmacie colpite e raccogliendo ulteriori testimonianze da parte delle vittime per identificare potenziali nuovi crimini correlati. Gli agenti dell’antirapina stanno seguendo il caso con attenzione, notando somiglianze tra le descrizioni fisiche dei sospetti e il modus operandi utilizzato.

L’inchiesta rimane aperta e ci si aspetta un’evoluzione della situazione nelle prossime ore.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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