Cronaca
Un Nuovo Faro della Conoscenza al Tufello: Scopri Quando Aprirà le Sue Porte!
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Un’importante iniziativa dedicata all’innovazione e alla ricerca sta per aprire le sue porte a Roma, nel vivace quartiere di Vigne Nuove. Domenica 15 settembre, dalle 16:30 alle 22:30, l’Università degli Studi di Roma Tre presenterà il nuovo progetto denominato “Vigne Nuove Living Lab”. Questo laboratorio, che avrà una durata di tre anni, è stato concepito per valorizzare il patrimonio culturale della zona e per creare spazi di aggregazione per la comunità locale.
Ristrutturazione e Investimenti
Il laboratorio, localizzato in via Giovanni Conti 150, ha subito una ristrutturazione che ha richiesto un investimento totale di 90mila euro. Di questi, 80mila euro sono stati forniti da Ater Roma, mentre l’Università Roma Tre ha contribuito con altri 10mila euro, utilizzati per il mobilio e l’allestimento degli spazi. Un’area che in precedenza era occupata illegalmente è stata riqualificata per diventare un punto di incontro aperto al pubblico. Il nuovo spazio ospiterà eventi culturali e incontri pubblici legati al progetto We-Z, oltre a includere uffici e attività di ricerca. Un focus particolare sarà riservato a iniziative per il supporto giovanile, mirate a intervenire sui disagi sociali e psicologici.
L’Inaugurazione
La cerimonia di apertura sarà anticipata da un pre-evento che si svolgerà dal 12 al 14 settembre presso l’Oasi Caffè, grazie a un’iniziativa di ArteStudio. La giornata inaugurale di domenica inizierà alle 16.30 con una sessione speciale di parkour, condotta da esperti dell’ADD Roma. Questa disciplina, che si basa sul superamento di ostacoli urbani e naturali, promuove l’agilità e l’adattamento del corpo nell’ambiente circostante.
In seguito, si svolgerà un incontro dal titolo “Pazzi per Vigne Nuove! Tra salute emotiva e città”, con interventi di Federica Fava dell’Università Roma Tre e Claudio Paloscia di Tsmree, Roma1. A questa sessione seguiranno i saluti delle autorità locali, compresi il Presidente del Municipio III Paolo Marchionne, l’Assessora all’Urbanistica Biancamaria Rizzo e la Direttrice Patrizia Di Nola. Interverranno anche Ludovica Jona ed Elisa Storace, creatrici del podcast “Tutta colpa di Basaglia”, oltre ad Antonio Maone della Fondazione di Liegro e Pompeo Martelli del Museo Laboratorio della Mente, Asl Roma 1. La serata si concluderà con una cena sociale presso l’Oasi Caffè, seguita da una performance dell’associazione culturale ArteStudio e da un concerto con i musicisti Perso e Beuz alle 21:30, accompagnati da Matteo Sterpone.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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