Attualità
Un uomo coinvolto in un shockante scontro con un furgone: la storia dietro l’incidente.
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Furto e Fuga: L’Incidente sulla Pontina
Un episodio di fuga e pericolo ha avuto luogo sulla via Pontina nel pomeriggio di oggi. Un uomo, alla guida di un’auto rubata, ha deciso di imboccare la strada contromano nel tentativo di evitare un controllo da parte dei carabinieri. L’inseguimento è culminato in un grave incidente al chilometro 17.100, dove il veicolo rubato si è scontrato frontalmente con un furgone. Fortunatamente, nessuno dei coinvolti ha subito ferite gravi, ma il conducente dell’auto rubata è stato successivamente arrestato e trasportato al pronto soccorso di Pomezia per dei controlli.
Il Segnale di Allerta
La sequenza di eventi ha avuto inizio intorno alle 16, quando un giovane ha chiamato il numero d’emergenza 112 per segnalare la presenza della macchina rubata appartenente a suo padre. Il furto si era verificato due giorni prima, il 16 settembre, e il ragazzo aveva notato l’auto nella zona di Ardea. Senza perdere tempo, ha deciso di seguire il veicolo, assicurandosi di informare l’operatore della centrale che aveva già presentato denuncia per il furto.
L’Inseguimento e la Pericolosità
Quando i carabinieri hanno ricevuto la segnalazione, una pattuglia della tenenza di Ardea è stata prontamente inviata sul luogo indicato dal giovane. Tuttavia, al momento del controllo, il conducente della macchina rubata ha scelto di non fermarsi, accelerando ulteriormente e mettendo così a rischio la vita di molti. Nella sua folle corsa, l’uomo ha sorpassato i limiti di sicurezza, imboccando contromano la Pontina, una manovra estremamente rischiosa e pericolosa.
L’Impatto e le Conseguenze
Le forze dell’ordine, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno attivato ulteriori pattuglie per cercare di fermare il fuggitivo. Durante l’inseguimento, un’auto dei carabinieri è stata anche speronata dal ladro. Il tragico epilogo è avvenuto al chilometro 17.100, dove il fuoristrada ha collide con un furgone, senza dare possibilità al conducente di evitare l’incidente.
Sul posto, la polizia stradale si è occupata dei rilievi necessari, mentre il veicolo rubato è stato sequestrato. L’uomo alla guida, ora arrestato, dovrà affrontare le conseguenze di una fuga che avrebbe potuto avere esiti ben più gravi.
Attualità
Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl
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Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.
Dettagli della vicenda
Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.
Le conseguenze legali
Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.
Indagine della Corte dei Conti
Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.
Attualità
Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”
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Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.
La dinamica dell’incidente
La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.
L’intervento dei passanti
La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.
Condizioni di Patrizia e denuncia
Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.
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