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Una quantità di pioggia paragonabile a quella di un intero mese.

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Una quantità di pioggia paragonabile a quella di un intero mese.

Nubifragio Improvviso su Roma: Metereologi Increduli

In particolare nel I Municipio di Roma, quello del centro storico, sono caduti in meno di un’ora circa 60 millimetri di pioggia, una quantità che corrisponde alla pioggia caduta solitamente in un intero mese autunnale.

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Il violento nubifragio che ha colpito oggi la città di Roma non ha sorpreso soltanto i cittadini e i turisti, ma anche i meteorologi. Nessun sito di previsioni del tempo aveva previsto un simile temporale sulla Capitale, né tanto meno erano stati emessi bollettini di allerta meteo. Anzi, c’era chi era addirittura metteva in dubbio la possibilità di precipitazioni nel Lazio. Tanto che molti giornali, anche Fanpage.it, proprio in base alle previsioni più aggiornate avevano indicato giovedì 5 settembre come data per l’arrivo di un potente acquazzone.

Invece, il terribile nubifragio che si è abbattuto oggi sulla città ha colto tutti di sorpresa. Dai turisti che, in maglietta e in bermuda per le temperature estive di Roma, si sono ritrovati completamente bagnati a diversi residenti e lavoratori, che hanno faticato non poco per tornare a casa dopo il lavoro. In molti, del resto, non avevano neanche pensato a portare l’ombrello.

La Protezione Civile: 60 Millimetri di Pioggia nel Centro Storico

La Protezione Civile di Roma fa sapere che nel pomeriggio di oggi i Municipi I (centro storico), V, VI (zona Sud Est) e XV sono stati colpiti da forti precipitazioni, con oltre 40 millimetri di pioggia. In particolare nel I Municipio sono caduti in meno di un’ora circa 60 millimetri di pioggia, una quantità che corrisponde alla pioggia caduta solitamente in un intero mese autunnale. "La perturbazione è stata improvvisa e non prevista da alcun bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica di livello medio o elevato. La Protezione Civile di Roma Capitale è a supporto dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale con diverse squadre di volontari per la rimozione degli alberi e dei rami caduti e per ridurre i disagi creati dagli allagamenti", informa la Protezione Civile in una nota.

Ancora maltempo a Roma, bomba d’acqua sul centro storico: allagate via del Corso e Via del Tritone

Le Due ‘Bombe d’Acqua’ di Oggi sulla Capitale

In realtà, le ‘bombe d’acqua’ sono state due: la prima, che ha colpito intorno alle 13 i quartieri Prati e Aurelio, zona Ovest della Capitale, e la seconda che si è abbattuta sul centro storico e sui quartieri ad Est della Capitale, causando allagamenti e disagi. Sono stati circa 30 gli interventi nel pomeriggio da parte dei vigili del fuoco e circa 80 quelli delle pattuglie dei vigili urbani.

Le Previsioni del Tempo per Domani

E domani? Secondo le previsioni meteo aggiornate alle 19 di oggi, 3 settembre, non dovrebbe piovere sulla Capitale. Per la giornata di mercoledì 4 settembre, infatti, gli esperti prevedono cielo poco nuvoloso e temperature comprese tra i 23 e i 32 gradi. Nuovi temporali dovrebbero abbattersi sulla Capitale nella giornata di giovedì 5 settembre. Nel weekend le massime resteranno intorno ai 30 gradi, ma nel corso della prossima settimana scenderanno intorno ai 27/28 gradi. Insomma, l’estate è davvero quasi finita.

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Cronaca

Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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