Cronaca
Un’Occasione Imperdibile: Zerocalcare, Paolo Calabresi e CIBO Si Confrontano sulla Salute del Cuore!
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Un evento di grande rilevanza si svolgerà il 27 settembre in via Casalbruciato 15, promosso da V Zona per la cardioprotezione. A partire dalle 17:00, si darà il via a un Talk che vedrà la partecipazione di noti ospiti tra cui Zerocalcare, Paolo Calabresi e CIBO, sotto la moderazione della regista Luna Gualano. L’atmosfera della serata sarà arricchita da concerti dal vivo, con Giancane in qualità di ospite speciale. L’iniziativa si propone di raccogliere fondi destinati all’acquisto di defibrillatori, da posizionare in vari punti della comunità e in diverse attività locali, contribuendo così alla salute e alla sicurezza della zona. Inoltre, sarà anche possibile sostenere lo sportello sociosanitario gestito dall’associazione V Zona, guidato da Daniele Salvi.
Finalità dell’Evento: Cardioprotezione
Questa manifestazione ha l’obiettivo di ampliare un’importante iniziativa di cardioprotezione già avviata nel comune, in risposta alla crescente necessità di defibrillatori semiautomatici (DAE) nella zona. Le linee guida indicano che ogni chilometro quadrato dovrebbe avere a disposizione almeno 2 DAE. La morte cardiaca improvvisa rappresenta un grave problema sociale, soprattutto al di fuori delle strutture ospedaliere. In Italia, ogni anno, sono circa 55.000 le persone colpite da arresto cardiaco, con 3.000 casi a Roma. Studi recenti rivelano che più del 40% delle vittime potrebbero essere salvate con una rianimazione cardiopolmonare e l’uso tempestivo di un defibrillatore.
La Crucialità della Tempestività
Quando una persona subisce un arresto cardiaco, il tempo è un fattore cruciale. Le possibilità di sopravvivenza diminuiscono drammaticamente, toccando il 50% dopo solo cinque minuti senza alcun intervento. Per questo motivo, è essenziale raccogliere fondi consistenti per l’acquisto e la distribuzione di defibrillatori presso i centri di aggregazione e anche in luoghi pubblici. Questi DAE saranno disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Partecipando a quest’evento con un contributo di soli 8 euro, non solo si vivrà una serata di svago, ma si darà anche un contributo significativo a una causa di estrema importanza.
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Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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