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Cronaca

Un Triste Addio: La Tragica Storia di Daniela Circelli

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Un Triste Addio: La Tragica Storia di Daniela Circelli

La sensazione di smarrimento è palpabile per Angela e Saverio Circelli, genitori di Daniela. La loro vita è stata stravolta da un evento inaspettato e drammatico: la perdita della loro amata figlia, una giovane madre di 39 anni, investita a Tivoli Terme mentre attraversava le strisce pedonali.

«È come se quei malviventi l’avessero assassinata due volte»

Mentre l’angoscia opprime i loro cuori, si sono messi alla ricerca della verità, sperando che la giustizia possa darle un po’ di conforto in questi momenti bui.

La Ricerca del Pirata della Strada

L’incidente ha avuto luogo sotto una pioggia incessante, con Daniela che, ignara del pericolo, si accingeva a recarsi al lavoro presso il magazzino di Amazon vicino a Settecamini. Un’auto Golf l’ha investita, mentre un’altra BMW ha schivato l’impatto per un pelo, entrambe a velocità sostenuta. I carabinieri sono ora impegnati a identificare i conducenti responsabili di questo tragico evento, lasciando la famiglia in uno stato di angoscia e speranza. I genitori di Daniela, angosciati, affermano: “Vogliamo che siano trovati e che paghino per ciò che hanno fatto”.

La Mattina della Maledetta Notizia

Era una mattina come molte altre quando il destino ha colpito. I carabinieri hanno bussato alla porta della famiglia, portando notizie che nessuno di noi vorrebbe mai ricevere. “Ho continuato a sperare che fosse solo in ospedale,” confida Angela, “ma la realtà è stata devastante”. Daniela, entusiasta del suo nuovo lavoro, stava cercando di migliorare la vita dei suoi figli. Voleva offrire loro un futuro migliore e, quella sera, si era recata a Tivoli Terme per un incontro di lavoro, ma il tragico destino le ha negato tale opportunità.

Momenti di Felicità: I Ricordi di Daniela

In mezzo a tanto dolore, Angela e Saverio si aggrappano ai ricordi degli ultimi momenti trascorsi con Daniela. “Era una serata memorabile”, ricordano con affetto. La figlia aveva appena riabbracciato il suo primogenito tornato da un’esperienza lavorativa in Calabria e progettava con entusiasmo le sfide dell’anno scolastico che aspettavano il suo secondogenito. La generosità e la bontà d’animo di Daniela erano note a tutti, ma purtroppo, quella notte di pioggia è stata fatale, complicando il percorso verso la pace per la sua famiglia.

In Attesa di Giustizia

Ora, mentre si preparano ai funerali di Daniela, la famiglia spera che le indagini possano portare a una soluzione, restituendo un po’ di giustizia e chiarezza su un evento così devastante. “Dobbiamo essere forti per i ragazzi”, afferma nonna Angela, “nonostante il dolore dobbiamo rimanere uniti”. Anche nonno Saverino cerca sostegno tra i membri della famiglia, deciso a superare l’oscurità del lutto per i nipoti, che ora hanno più che mai bisogno di amore e guida.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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