Cronaca
A Casal Boccone si è inaugurata una targa dedicata alla poetessa Alda Merini, figura di spicco dei Navigli.
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Il 21 marzo rappresenta una data significativa non solo per l’equinozio di primavera, ma anche come Giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999. In questo giorno nacque Alda Merini a Milano, figura centrale del Novecento italiano. La sua esistenza, densa di esperienze intense e tormentate, è stata raccontata nel film “Folle d’amore” del regista Roberto Faenza, trasmesso su Rai uno. La poetessa, nota per la sua relazione travagliata con Giorgio Manganelli e il complesso matrimonio con Ettore Carniti, visse momenti difficili tra cui un decennio trascorso in una clinica psichiatrica. Nonostante le avversità, la scrittura rappresentò per lei un’ancora di salvezza.
Un omaggio a Roma
A Roma, nel territorio del Municipio III, è stata dedicata una strada alla memoria di Alda Merini a Casal Boccone. In una cerimonia tenutasi venerdì, il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, e l’ex Assessore alla Cultura, Miguel Gotor, hanno svelato la targa. Questo omaggio simbolico riflette un impegno verso la valorizzazione della storia e cultura femminile attraverso i nomi delle strade. Miguel Gotor, nel suo ultimo atto ufficiale come Assessore, ha enfatizzato l’importanza di scegliere una poetessa per un simile riconoscimento, sottolineando il potere della parola poetica.
Cambio al vertice culturale
Oggi, l’incarico che fu di Gotor è stato assunto da Massimiliano Smeriglio, nuovo Assessore alla Cultura di Roma. La cerimonia di intitolazione è stata un’ultima occasione per Gotor di riflettere sull’affascinante tematica della toponomastica femminile e di evidenziare come la scelta di Alda Merini come figura da ricordare attraverso lo spazio urbano sia un tributo alla bellezza e alla risonanza universale della poesia.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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