Attualità
A Roma in pochi minuti le strade si riempiono d’acqua.

Bastano pochi minuti e le strade di Roma diventano fiumi: la pioggia, arrivata oggi da ovest ad est, ha stupito tutti e allagato alcune zone.
Strade come fiumi a Roma dopo pochi minuti di pioggia
Sono bastati pochi minuti per allagare le strade della capitale nella giornata di oggi, sabato 5 ottobre 2024. Con una Roma blindata per la manifestazione pro Palestina e i mezzi di trasporto pubblico in tilt per uno sciopero nazionale di 24 ore, una bomba d’acqua è arrivata nella capitale, in maniera totalmente imprevista. Secondo le previsioni, infatti, oggi sarebbe dovuto essere uno dei giorni di tregua dalle precipitazioni, ma così non è stato. E, fin dalla tarda mattinata di oggi, dalla zona ovest a quella ad est, le precipitazioni si stanno spostando, lasciando strade come fiumi e disagi.
“Solito problema dei tombini attappati che anche dopo una pioggerella manda la città sott’acqua”, è quanto scrive Welcome to Favelas su Instagram condividendo il video di un utente che si muove in auto, mentre la strada è già diventata come un fiume. “Gemmellaggio Roma Venezia”, prova ad ironizzare qualcuno. Ma non è l’unica zona colpita.
Una situazione simile si è verificata lungo via Cristoforo Colombo: “Ha piovuto due minuti ed eccoci qua, tutti fermi”, dice un altro, dopo aver percorso un tratto di strada dove si è formata una grande pozza di acqua. “Oggi non era neanche prevista la pioggia, stamattina c’era il sole: eppure sta diluviando”, dicono dalla zona sud ovest della capitale.
Quando smette di piovere oggi a Roma
Rovesci sparsi, da ovest ad est, nella giornata di oggi. Poi un breve miglioramento, appena due giorni prima che tornino i temporali a Roma e su tutta la regione Lazio. Secondo le attuali previsioni meteorologiche, le prossime precipitazioni ingenti sono attese per martedì 8 ottobre 2024.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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