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A Roma, le tariffe di Uber aumentano a causa degli scioperi o del maltempo

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A Roma, le tariffe di Uber aumentano a causa degli scioperi o del maltempo

Roma è spesso teatro di sfide logistiche per i suoi abitanti e visitatori, soprattutto in occasioni di scioperi, maltempo o eventi che coinvolgono grandi folle, come concerti allo stadio Olimpico. In questi contesti, trovare un taxi può trasformarsi in un’impresa ardua. Sebbene il servizio di noleggio con conducente (NCC) rappresenti un’alternativa, i prezzi possono raggiungere cifre astronomiche. Ad esempio, una corsa dal centro di Roma all’aeroporto di Fiumicino può arrivare a costare 300 euro, un prezzo notevolmente superiore alla media, specialmente se confrontato con la tariffa fissa dei taxi di 55 euro.

Modello di Prezzi Dinamico di Uber

Il principale fornitore per gli NCC a Roma è l’app di Uber, che applica un sistema di “incremento dinamico delle tariffe” per gestire la domanda elevata. La logica dietro a questa politica è mantenere il servizio disponibile anche in momenti di picco, ma si traduce in costi significativamente più alti per i viaggiatori. Se da un lato questa pratica non viola alcuna legge, dall’altro fa sì che l’onere dei prezzi elevati ricada sui consumatori. In pratica, chi ha la possibilità di pagare può accedere al servizio, mentre agli altri non rimane che aspettare o cercare soluzioni alternative.

Un Accordo tra Uber e la Cooperativa Taxi di Roma

Nel maggio 2022, Uber ha stipulato un accordo con la cooperativa di taxi 3570, la più grande della città, permettendo la scelta tra taxi e NCC attraverso la stessa app. Tuttavia, data la scarsità di taxi nei momenti di alta richiesta, molti utenti si vedono costretti a optare per gli NCC, i cui costi non sono regolamentati come quelli delle auto bianche. Le critiche si concentrano su come questo modello vanifichi le tutele garantite dalle tariffe fisse dei taxi. Marino Masucci della Fit-Cisl del Lazio ha proposto l’idea di un sistema di prenotazione centralizzato, gestito da un ente pubblico al fine di proteggere gli interessi dei cittadini, suggerendo che il controllo delle app di ride-sharing non dovrebbe essere influenzato unicamente dalla logica del profitto.

Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570, ha ipotizzato di applicare una tariffazione variabile anche ai taxi, secondo la domanda. Una proposta che molti giudicano provocatoria, sottolineando che la soluzione dovrebbe piuttosto consistere nell’aumentare il numero di vetture disponibili durante i periodi di domanda elevata per evitare che i costi diventino proibitivi.

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1 Commento

1 Commento

  1. Samantha Lee

    28 Ottobre 2024 - 00:33 at 0:33

    È davvero un problema complesso, speriamo che possano trovare una soluzione equa per tutti gli utenti.

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