Seguici sui Social

Cronaca

A Velletri, i gemelli Luciani sono stati bersagliati da colpi d’arma da fuoco in strada durante un confronto.

Pubblicato

il

A Velletri, i gemelli Luciani sono stati bersagliati da colpi d’arma da fuoco in strada durante un confronto.

Erano già saliti a bordo del Suv quando un uomo col volto travisato e armato di pistola ha aperto la portiera e ha fatto fuoco. Nel mirino dell’agguato Federico Luciani, 26 anni, mentre suo fratello gemello, Valentino, che era seduto al posto del passeggero, è rimasto illeso. L’allarme per l’agguato, che si è consumato ieri sera in una manciata di secondi davanti a una palestra di Velletri, è scattato intorno alle 18,30. I due fratelli, molto conosciuti nella zona dei Castelli romani e con diversi precedenti legati allo spaccio di droga, erano insieme e stavano uscendo dalla palestra (che sarebbe tra le attività della famiglia) di via Santa Anatolia quando sono stati avvicinati dal bandito armato di pistola, poi fuggito a bordo di uno scooter guidato da un complice. La pioggia di spari ha ferito alle gambe solo Federico, trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Velletri. Mentre sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del distretto di Velletri e le squadre della polizia Scientifica. Secondo i primi accertamenti, i colpi sarebbero stati esplosi da un revolver: gli investigatori infatti hanno perquisito il piazzale della palestra dove si è consumato l’agguato, non trovando però i bossoli.

Le Indagini

Sul posto è intervenuto anche il procuratore di Velletri, Giuseppe Travaglini. Il ferito è stato colpito alle gambe da almeno due colpi e non sarebbe in pericolo di vita. Gli investigatori, fino a tarda sera, hanno ascoltato alcuni clienti della palestra che avrebbero assistito all’agguato. Inoltre, i poliziotti hanno già visionato alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza esterne all’attività sportiva. Mentre per risalire agli autori della sparatoria si scava nel recente passato dei fratelli Luciani, già sotto sorveglianza speciale, legati a doppio filo a una delle principali piazze dello spaccio della zona. Nel 2022, il 7 giugno, i gemelli erano stati fermati e arrestati durante una maxi operazione antidroga coordinata dalla procura di Velletri. Nel covo della banda di spacciatori che gestiva un traffico da 100 mila euro al mese, gli agenti della polizia avevano trovato 4mila dosi di cocaina e 20mila dosi di hashish. Secondo quanto accertato poi dalle indagini, i gemelli, attraverso lo smistamento di schede telefoniche intestate a soggetti fittizi e l’utilizzo di altre forme di comunicazione criptiche, avrebbero aiutato il sodalizio a individuare i soggetti preposti alla custodia dello stupefacente e altri dedicati allo spaccio al dettaglio. Per gli investigatori si tratterebbe di due boss emergenti in una delle piazze dello spaccio già contesa dalla mafia albanese e dal clan camorristico D’Amico Mazzarella.

La Pista Investigativa

La pista seguita ora dalla polizia è quella di un regolamento di conti, di un avvertimento ai due fratelli, maturato tra le piazze dello spaccio dei Castelli romani. Il sospetto è che i fratelli Luciani siano tornati in affari con i gruppi criminali che gestiscono il traffico di stupefacenti alle porte della città. Già la scorsa estate, infatti, il loro nome era finito in un’altra maxi operazione dei carabinieri. I militari, dopo mesi di indagini e intercettazioni ambientali, avevano smantellato una banda che all’interno di un autolavaggio di Velletri gestiva non solo un fiorente traffico di stupefacenti, ma aveva organizzato anche un grosso filone d’affari di usura e prostituzione.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

Pubblicato

il

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

Continua a leggere

Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pubblicato

il

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025