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Addio silenzioso: una vita spezzata nell’ombra dell’ospedale.

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Addio silenzioso: una vita spezzata nell’ombra dell’ospedale.

Tragica Fine per un 78enne ad Alatri

Un uomo di 78 anni ha perso la vita dopo un gesto estremo avvenuto nella sua casa ad Alatri, in provincia di Frosinone. L’incidente, che ha scosso la comunità, si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì. Il decesso è stato confermato questa mattina all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove il paziente era stato ricoverato.

Dettagli dell’Incidente

Secondo le prime ricostruzioni, l’anziano ha deciso di dare fuoco a se stesso utilizzando un liquido infiammabile. Questo tragico episodio è accaduto nell’abitazione condivisa con la moglie. Dopo il gesto, è stata proprio lei a fornire i primi soccorsi, contattando immediatamente il numero di emergenza 112. L’intervento degli operatori sanitari del 118, dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco è stato tempestivo e ha permesso di iniziare le operazioni di soccorso nel minor tempo possibile.

Interventi e Ricovero

Date le gravi ustioni riportate su gran parte del corpo, i soccorritori hanno deciso di richiedere l’intervento di un’eliambulanza. L’anziano è stato rapidamente trasferito all’ospedale, dove è stato ricoverato nel reparto di Grandi Ustionati. Nonostante gli sforzi e le cure intensive dei medici, le sue condizioni sono peggiorate nel corso del tempo. Purtroppo, dopo un giorno di lotta per la vita, la situazione si è rivelata irreversibile, e il 78enne è deceduto.

Riflessioni su un Tragedia Incomprensibile

Questo evento drammatico ha lasciato un segno profondo nella comunità locale, portando a riflessioni sulla salute mentale e sul supporto necessario per affrontare crisi personali. La famiglia e gli amici dell’uomo sono in lutto, e le autorità stanno esaminando le circostanze che hanno portato a questa tragica decisione.

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

Durante la partita Roma-Monza, vinta dalla squadra giallorossa con il punteggio di 4 a 0, la Curva Sud ha esposto un grande striscione dedicato a “Paoletto” con la citazione: “Io ce resto su sta strada finché me reggheno le gambe, è co sto core e co sta faccia che so diventato grande!”. Si tratta di una frase che, sebbene non offensiva né esplicitamente riconducibile al fascismo, ha sollevato polemiche.

Il giornalista Paolo Berizzi del quotidiano La Repubblica ha evidenziato che i versi provengono dal brano “Er camerata”, scritto nel 2007 dal gruppo di estrema destra INSEDIA e pubblicato nell’album ‘Quando c’era lui’. Nonostante il testo dello striscione non contenga riferimenti evidenti al fascismo, il significato della canzone è controverso. Il brano aborda temi legati alla lealtà tra amici e alla vita di strada, esprimendo un forte attaccamento a ideali che possono risultare problematici.

La canzone completa, ricca di frasi come: “Nun s’accannano l’amici per un paro de mignotte” e “ma una cosa ne so certo, una sola l’ho capita, nun s’accanna un Camerata anche a rischio de la vita!”, riflette un contesto che potrebbe suscitare preoccupazioni. La discussione attorno allo striscione evidenzia la complessità dei simboli e dei messaggi all’interno delle culture calcistiche.

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

Indagini sono in corso sull’incendio doloso che ha distrutto sedici auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale.

Sono 16 le automobili della polizia di Stato distrutte dalle fiamme nell’incendio divampato la scorsa notte all’interno del parcheggio del commissariato di Albano Laziale, comune dei Castelli Romani. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos, ed è ormai certo che il rogo sia di origine dolosa. Alcune telecamere hanno ripreso un uomo incappucciato mentre innescava il rogo.

L’attentato alla stazione di Albano Laziale e le indagini

Nel video pubblicato dal sindacato Coisp, le automobili risultano gravemente danneggiate o distrutte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato mentre entrava nel parcheggio e appiccava l’incendio, probabilmente utilizzando della Diavolina. Le indagini sono attualmente in corso, e secondo Domenico Pianese, segretario del Coisp, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti. Si tratta di un atto gravissimo contro le forze dell’ordine, che mette a rischio non solo gli operatori di Polizia ma anche la sicurezza della collettività”.

L’inquietante precedente: l’incendio alla stazione dei carabinieri

Solo pochi giorni fa, alcune macchine della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo hanno rischiato di essere distrutte dalle fiamme. Pur non essendoci elementi che collegano i due gesti, la vicinanza tra i luoghi e le modalità sembrano simili, suggerendo che non si tratti di episodi isolati. Attorno alle 4 del 9 febbraio, un carabiniere ha notato un incendio nel piazzale dove erano parcheggiate le auto di servizio. Le fiamme avevano avvolto le gomme di due automobili, ma l’intervento immediato ha evitato ulteriori danni. In quel caso, sono stati trovati inneschi e le telecamere hanno ripreso una persona incappucciata mentre scavalcava la recinzione esterna ed entrava nel piazzale.

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