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Agenti scoprono individuo ricercato

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Agenti scoprono individuo ricercato

Si è presentato in commissariato per un passaporto, ma dopo la ricerca in banca dati il poliziotto ha scoperto che si trattava di un ricercato.

Richiede il passaporto, ma è ricercato

Ha preso un regolare appuntamento per richiedere il passaporto. Forse pensava di passare inosservato. Invece, non appena inseriti i suoi dati nel database, è emerso che il settantacinquenne era ricercato dalla Polizia di Stato per la violazione degli obblighi di assistenza familiare.

L’uomo, un settantacinquenne, si è presentato con regolare appuntamento negli uffici del commissariato Rai di piazza Mazzini lo scorso fine settimana. Con sé aveva portato tutto il necessario per ottenere il documento, dalle fototessere alla documentazione necessaria per richiedere il titolo valido per l’espatrio.

La scoperta: il 75enne è ricercato dalla polizia

Una volta consegnato tutto agli agenti, il poliziotto che stava svolgendo la pratica ha consultato le banche dati delle forze dell’ordine. E ha fatto una scoperta inattesa. A carico del settantacinquenne pendeva infatti una nota di rintraccio emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. In pratica, l’anziano era ricercato dalla polizia.

Così per lui non c’è stato niente da fare. Il settantacinquenne, al termine degli accertamenti, è stato accompagnato presso il carcere romano di Rebibbia dove dovrà scontare 5 mesi di reclusione oltre al pagamento di una multa di 500 euro.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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