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Aggredisce la sorella, poi brandisce un fucile e minaccia di uccidere lei e la madre: fermato dalle autorità.
Un uomo è stato portato nel carcere di Viterbo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni, detenzione abusiva di armi, e ricettazione. Secondo quanto riportato, avrebbe minacciato di morte la sorella e la madre imbracciando un fucile e affermando che avrebbe sparato per ucciderle. L’evento rappresenta l’ennesimo episodio di violenza domestica perpetrato dall’uomo, che ha infine portato i familiari a chiamare il 112 per ricevere aiuto.
L’intervento delle forze dell’ordine
L’incidente si è verificato in via Ellera a Viterbo, nell’abitazione condivisa dall’uomo con la madre e la sorella. Non si trattava di un comportamento raro per l’aggressore, che in passato aveva già picchiato e minacciato le due donne. Tuttavia, questa volta la sorella, vedendosi minacciata da un’arma da fuoco, ha deciso di contattare le forze dell’ordine componendo il Numero unico di emergenza. Una pattuglia è rapidamente giunta sul posto, constatando lo stato di shock della denunciante e raccogliendo il suo racconto.
Scoperta delle armi rubate
La donna ha descritto agli agenti come il fratello, dopo averla picchiata, abbia prelevato un fucile dalla sua stanza per minacciare lei e l’anziana madre. Gli agenti, perquisendo la camera da letto dell’uomo, hanno rinvenuto diversi fucili risultati rubati tempo prima in una casa della zona. Di conseguenza, la polizia è riuscita a localizzare e trarre in arresto l’individuo. Gli agenti della Squadra Mobile hanno quindi proceduto a trasferirlo nel carcere Nicandro Izzo a Viterbo, dove attende la convalida del provvedimento da parte dell’Autorità giudiziaria.