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Allerta IT a Roma e nel Lazio: orario e motivi del possibile avviso sui cellulari venerdì 11 ottobre

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Allerta IT a Roma e nel Lazio: orario e motivi del possibile avviso sui cellulari venerdì 11 ottobre

Test It-Alert anche a Roma e nel Lazio durante l’esercitazione per il rischio eruzioni nei Campi Flegrei: venerdì 11 ottobre alle 17 arriva il messaggio e suonano i cellulari.

Il sistema di allarme pubblico nazionale It Alert tornerà a suonare a Roma e nel Lazio come parte di un’importante esercitazione. Il messaggio della protezione civile è previsto per le ore 17 di venerdì 11 ottobre, coinvolgendo anche la regione Campania. Questo test è integrato nell’esercitazione nazionale Exe Flegrei 2024, che ha inizio il 9 ottobre e termina il 12 ottobre 2024. Anche se l’obiettivo principale è l’area dei Campi Flegrei, il fenomeno dell’overshooting potrebbe espandere la portata dell’allarme anche alle regioni vicine. I cellulari connessi alle celle telefoniche delle zone interessate riceveranno la notifica.

Test IT-Alert nel Lazio

Il messaggio che verrà inviato alle 17 di venerdì, potrebbe raggiungere anche il Lazio e avrà la dicitura “Test” sia iniziale che finale. Sarà scritto in italiano e inglese, informando sulla simulazione di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Il messaggio specifico previsto è: “TEST TEST Esercitazione Campi Flegrei 2024. Questo è un messaggio di TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.

Anche in Trentino si svolge un test il 7 ottobre, riguardante il possibile crollo di una diga. Questo dimostra l’estensione delle esercitazioni IT-alert in diverse situazioni e regioni per garantire la preparazione e la sicurezza della popolazione.

Perché i cellulari potrebbero suonare anche a Roma

Nonostante l’attività vulcanica simulata non coinvolga direttamente il Lazio, il sistema It Alert potrebbe inviare notifiche di prova anche alle regioni limitrofe, come spiegato dall’avviso relativo. Se il vostro telefono suonerà alle 17 di venerdì, non sarà motivo di allarme: si tratta di una simulazione. In un vero scenario di pericolo, l’It-alert sarebbe il primo segnale dell’avvio delle operazioni previste dal Piano di allontanamento della popolazione, il cui test inizierà alle 9:00 del 12 ottobre.

A cosa serve il Test IT-Alert

Dopo aver ricevuto il messaggio, è fondamentale mantenere la calma, poiché non esiste un pericolo reale. Si consiglia di compilare il questionario presente nel link del messaggio per aiutare a migliorare il sistema. I test come questi servono a verificare il processo di trasmissione dei messaggi, l’efficacia delle celle telefoniche e a raccogliere feedback per rendere il sistema sempre più efficiente. Anche se il rischio non è reale per il Lazio in questo caso, la regione ha visto test per diversi tipi di emergenza nell’ultimo anno, inclusi rischi di calamità naturale e collasso di dighe.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

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Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.

La dinamica dell’incidente

La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.

L’intervento dei passanti

La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.

Condizioni di Patrizia e denuncia

Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.

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