Cronaca
Archiviata la vicenda della rissa tra ex partner al ristorante.
<h3>Scontri tra ex coniugi: un litigio da film
Sputi, morsi, graffi, insulti e minacce. Occhiali che volano per strada e magliette strappate. ‘L’arte deve essere verosimile, la realtà no’. Un’ipotetica scena cinematografica, che in un film di Paolo Virzì potrebbe sembrare incredibile, si è invece svolta nella realtà, coinvolgendo il regista stesso e la sua ex moglie, l’attrice Micaela Ramazzotti, in un ristorante a Roma. Lo scorso giugno, davanti agli occhi esterrefatti di clienti e del ristoratore, una lite furibonda tra i due ha avuto come epilogo l’intervento dei carabinieri e una denuncia che includeva tutti i partecipanti.
Versioni contrastanti e richieste di archiviazione
Secondo la ricostruzione dei fatti, le immagini delle telecamere e quelle riprese da Ottavia, la figlia del regista, mostrano due versioni della stessa vicenda. Nei racconti resi alle autorità, Ramazzotti racconta di aver subito provocazioni da parte di Virzì e della figlia, che l’avrebbero insultata e ripresa con il telefono. D’altra parte, il regista sostiene che l’aggressività iniziale sia partita dall’ex consorte e dal suo attuale compagno, Claudio Pallitto. Racconta di minacce fisiche, graffi e una corsa al riparo in bagno per sfuggire all’ira della Ramazzotti.
Archiviazione e serenità familiare
«In definitiva – conclude la procura che chiede l’archiviazione – dalla visione di tutto il materiale video si vede bene come la Ramazzotti abbia un atteggiamento costantemente aggressivo». La decisione di rimette la querela è giunta non solo da parte del regista ma anche dall’attrice stessa. In una nota degli avvocati di Ramazzotti, si precisa che l’attrice ha scelto di proteggere la serenità della famiglia, specialmente per il bene dei figli coinvolti in questa difficile situazione.