Cronaca
Arresto di un boss straniero in una camera d’albergo a Roma per una truffa da 130 milioni.

Un uomo ricercato per contrabbando, con un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità del Kazakistan, è stato arrestato a Roma, ponendo fine a una lunga latitanza. L’operazione è avvenuta questa notte in un hotel di Via Cristoforo Colombo, dove il fuggitivo è stato localizzato grazie a un sistema di controllo dedicato.
Operazione notturna delle forze dell’ordine
La segnalazione del fuggitivo è giunta alla Sala Operativa della Questura intorno alle 3.30. Questo sistema ha permesso alla Polizia di individuare la presenza del latitante in una struttura ricettiva della capitale. Gli agenti dell’VIII Distretto Tor Carbone, supportati dal IX Distretto Esposizione, sono intervenuti prontamente per eseguire l’arresto.
Un latitante ricercato dal 2007
L’individuo era ricercato dal 2007 dalle autorità kazake per reati di contrabbando economico che si sono verificati tra il 2007 e il 2011, periodo in cui era coinvolto in attività illecite tramite il confine tra il Kazakistan e la Cina. Le indagini del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia hanno dimostrato che le sue azioni avevano causato danni economici superiori ai 130 milioni di dollari.
Detenzione a Regina Coeli
Dopo l’arresto, l’uomo, di 47 anni, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove dovrà scontare una pena di 16 anni di reclusione. L’arresto segna un importante traguardo per le autorità nel contrasto al crimine internazionale.
Cronaca
«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».
L’inconveniente
Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».
Il via libera
Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.
Cronaca
Sedicenne accoltellato per un giubbotto da 60 euro non pagato

Frascati, un giovane è in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato. L’aggressore, un ragazzo di 14 anni, si trovava a casa della sua fidanzata al momento dell’incidente.
Le circostanze dell’episodio
Il giovane ferito è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove è stato dichiarato in condizioni gravi. Le autorità stanno indagando sulle cause e sulla dinamica che ha portato a questo tragico evento.
Reazioni della comunità
La notizia ha scosso la comunità di Frascati, che si è trovata a dover affrontare un episodio di violenza così giovane e inquietante. Gli abitanti sono preoccupati per la sicurezza dei loro figli e chiedono risposte.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno lavorando per raccogliere ulteriori informazioni e testimonianze sull’accaduto. Si stanno valutando anche eventuali responsabilità da parte degli adulti presenti al momento della tragedia.
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