Attualità
Assenza di evidenze di danni cardiaci dai valori
I parametri non indicavano danni cardiaci”, è quanto dichiarato dall’ospedale che ha dimesso l’attrice Francesca Carocci, morta due giorni dopo per miocardite. Francesca Carocci, giovane attrice di teatro, è stata dimessa dall’Aurelia Hospital di Roma dopo essersi presentata con dolori al petto. I medici le avevano prescritto una cura di antidolorifici, ma 48 ore dopo è deceduta a causa di un’attacco di miocardite non diagnosticato.
L’ospedale e la diagnosi errata
In seguito al tragico evento, i genitori della Carocci hanno sporto denuncia, portando all’avvio di un’inchiesta giudiziaria. Due medici sono ora indagati con l’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario. L’accusa sostiene che i professionisti abbiano scambiato la miocardite per ansia, non eseguendo esami approfonditi come avrebbero dovuto. Attualmente, l’ospedale si difende dalle accuse dichiarando che i parametri della paziente erano minimamente alterati e non lasciavano supporre un danno cardiaco imminente, secondo quanto riportato anche dal Corriere della Sera.
Indagini in corso e la posizione dell’ospedale
L’Aurelia Hospital, difendendo l’operato dei suoi medici, ha sottolineato che sono stati condotti accertamenti clinici considerati completi e scrupolosi. Tuttavia, l’ospedale ha scelto di incaricare un consulente esterno per ulteriori analisi, cercando di chiarire ogni possibile negligenza. Ad ogni modo, la Procura di Roma ha aperto le indagini per verificare la presenza di eventuali responsabilità mediche nel decesso della giovane attrice, incrementando la pressione su una vicenda che ha destato grande scalpore.
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