Attualità
Assoluzione sorprendente: la psichiatra di Rebibbia riacquista la libertà!
La Sentenza di Assoluzione della Psichiatra
Lorena Bianchi, psichiatra in servizio presso il carcere di Rebibbia, è stata dichiarata non colpevole dell’accusa di omicidio colposo relativa alla morte di due bambini. La notizia è giunta con sorpresa, e l’avvocato della parte Civile, Andrea Palmiero, ha commentato: “Accogliamo la decisione del tribunale con attenzione. Ci riserviamo di esaminare le motivazioni e speriamo che la procura decida di presentare appello”.
Contesto Tragico del Giudizio
Il caso è emerso quando due piccoli, fratelli tra loro, sono stati tragicamente uccisi dalla madre, Alice Sebesta, che si trovava in detenzione nel reparto nido del penitenziario. L’accusa ha sostenuto che la Dr.ssa Bianchi non avesse effettuato tre visite richieste alla donna, nonostante i ripetuti allertamenti della vice direttrice e del personale del nido. La madre, in uno stato di evidente squilibrio mentale, ha lanciato i suoi figli giù dalla tromba delle scale: il più piccolo, di soli sei mesi, è deceduto immediatamente, mentre il fratello maggiore è morto giorni dopo presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Dopo l’aggressione, Sebesta ha esclamato: “Li ho liberati!”.
Reazioni al Verdetto
Dopo la sentenza, l’avvocato Palmiero ha sottolineato la necessità di analizzare le motivazioni che hanno portato all’assoluzione della psichiatra. È da ricordare che la donna, arrestata precedentemente per reati legati alla droga, si trovava in carcere con i suoi figli. Durante un momento di pausa per il pranzo, Sebesta ha compiuto l’insano gesto, che ha colto di sorpresa gli operatori del penitenziario, i quali non hanno potuto intervenire in tempo utile. La piccola è morta sul colpo mentre il fratello, giunto in condizioni critiche all’ospedale, non è riuscito a sopravvivere, nonostante i tentativi dei medici.
Attualità
Gli ospiti della casa di riposo del Viterbese insultati con frasi terribili: “Sarcofago, sei un morto che cammina”
La casa di riposo del Viterbese è al centro di un’inchiesta per maltrattamenti: sei operatori sono stati indagati per aver legato gli anziani ai letti e averli insultati. Tre sono finiti in carcere. Gli ospiti sarebbero stati maltrattati, malnutriti e abusati, con comportamenti violenti come minacce di morte e spinte. Le indagini, partite nel 2024, sono state supportate da telecamere nascoste che hanno documentato gli abusi. Un vero incubo per gli anziani ospiti della struttura.
Attualità
Maxi rissa alla partita under 17 tra Tarquinia e Tolfa: calci, pugni e spintoni in mezzo al campo.
Una maxi rissa è scoppiata al campo di Tarquinia durante una partita under 17 tra Tarquinia e Tolfa. I giocatori si sono resi protagonisti di una violenta zuffa, con tecnici e preparatori che hanno cercato di separarli. Il presidente del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti, Roberto Avantaggiato, ha condannato l’atto di violenza, sottolineando l’importanza dell’educazione e dei valori come rispetto e fair-play. Al momento non sono noti i motivi della zuffa. Il giudice sportivo dovrà decidere su eventuali provvedimenti.
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