Cronaca
Bnp Paribas organizza una staffetta di solidarietà a Roma per la ricerca sulle malattie genetiche rare il 12 ottobre.
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La Staffetta 8×20 arriva a Roma
Il 12 ottobre, la città di Roma sarà protagonista dell’undicesima edizione della Gara di Running “Staffetta 8×20”. L’evento inizierà alle ore 10 presso lo Stadio “Nando Martellini” all’interno delle storiche Terme di Caracalla. Saranno presenti ben 145 squadre, per un totale di 1.160 corridori pronti a darsi battaglia per una causa importante. Recentemente, la staffetta ha fatto tappa a Milano, nella celebre Arena Civica “Gianni Brera”, e si preparerà a svolgersi a Firenze il 19 ottobre, presso lo Stadio “Luigi Ridolfi”.
Un Incontro di Sport e Solidarietà
Le staffette, promosse da Bnp Paribas in Italia, sono un’iniziativa che unisce sport e solidarietà e si è consolidata nel corso di oltre un decennio. L’obiettivo fondamentale è la raccolta di fondi a favore della Fondazione Telethon, con l’intento di supportare la ricerca sulle malattie genetiche rare. Nei vari eventi organizzati a Milano, Roma e Firenze, oltre 300 squadre, composte da circa 2.400 partecipanti – inclusi dipendenti di Bnp Paribas, clienti e fornitori – si sfideranno per una causa nobile.
Grazie al contributo delle iscrizioni per la “Staffetta 8×20”, sono già stati raccolti oltre 30.000 euro destinati interamente a Telethon. Negli undici anni di durata dell’iniziativa, la banca ha collaborato per raccogliere quasi 600.000 euro per finanziare la ricerca.
Un Evento per Tutti
Il giorno della gara, si offrirà anche agli spettatori l’opportunità di prendere parte all’evento, nel caso in cui alcuni atleti iscritti non possano partecipare. Saranno inoltre predisposte diverse postazioni per ulteriori donazioni a beneficio di Telethon. I rappresentanti di Bnp Paribas Italia parteciperanno attivamente alla cerimonia inaugurale e alla premiazione finale.
La conclusione di questo entusiasmante tour di staffette avverrà a Firenze con una cerimonia di premiazione che sarà presieduta da Elena Goitini, amministratore delegato di BNL e responsabile di Bnp Paribas in Italia. Ella guiderà la premiazione delle squadre vincenti. La collaborazione tra Bnp Paribas e la Fondazione Telethon, avviata ben 33 anni fa, ha permesso di raccogliere oltre 330 milioni di euro, sostenendo 2.960 progetti di ricerca e 1.720 ricercatori in tutto il mondo, portando a importanti sviluppi nella terapia genica.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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