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Camminava su un marciapiede nell’area di Ponte Mammolo.

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Camminava su un marciapiede nell’area di Ponte Mammolo.

Un pitone reale è stato catturato a Ponte Mammolo, Roma, destando l’interesse delle autorità e dei media locali. La scoperta è avvenuta grazie a una segnalazione pervenuta alla polizia locale di Roma Capitale, IV gruppo Tiburtino, che ha immediatamente messo in sicurezza l’area. Gli esperti della Guardia Rurale Ausiliaria Nogra Roma hanno catturato il rettile, un esemplare lungo circa un metro, che è stato posto sotto sequestro essendo una specie protetta. Attualmente, il serpente è custodito presso un centro idoneo e sono in corso indagini per risalire al proprietario dell’animale.

Caratteristiche del Pitone Reale

Il pitone reale, originario dell’Africa centro-occidentale, è un serpente che difficilmente supera i 180 centimetri di lunghezza. Questa specie è apprezzata per il suo carattere docile e le modeste dimensioni, che lo rendono un animale adatto all’allevamento da parte degli amatori. Tuttavia, è importante sapere che i pitoni reali possono stressarsi facilmente, il che può portare a periodi di digiuno prolungati se maneggiati troppo a lungo. La loro dieta si compone principalmente di piccoli roditori come gerboa, topi o gerbilli.

Preservazione e Leggi sulla Detenzione di Specie Protette

La cattura del pitone a Roma sottolinea l’importanza di rispettare le normative riguardanti la detenzione di specie protette. Il pitone reale fa parte di quelle specie il cui possesso è regolamentato dalla legge per evitare il traffico illegale e garantire la conservazione della fauna selvatica. Chiunque venga trovato in possesso di un pitone reale senza le dovute autorizzazioni può incorrere in sanzioni penali e amministrative. È cruciale per i proprietari di rettili informarsi adeguatamente e conformarsi alle normative vigenti per assicurare il benessere degli animali e la sicurezza pubblica.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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