Centro anziani della Romanina devastato durante un raid vandalico.

<h3>IL COLPO

Furto nella notte tra venerdì e sabato al centro anziani della Romanina, in via Giuseppe Gregoraci a pochi passi dal parco della Romanina e dall’ex hotel occupato pochi giorni fa in via Pietro Vandi. Decisamente spiacevole la sorpresa che gli anziani hanno trovato ieri mattina alla riapertura. Le porte erano scardinate, addirittura i tramezzi interni sono stati abbattuti con picconi e mazzette pur di arrivare a potere mettere le mani al fondo cassa. Uno scenario di macerie: oltre ai muri anche diversi mobili sono stati distrutti. I ladri non hanno risparmiato nulla di ciò che potevano portare via, pronto uso. «Hanno razziato persino tutte le cose da mangiare e svuotato la macchinetta delle bibite e delle merendine», allargano le braccia i soci del centro che avevano acquistato il cibo per una festa in programma. Per tutta la giornata di ieri, gli anziani hanno cercato di rimettere a posto e sistemare il possibile. «Hanno rovistato dappertutto, mai ci saremmo aspettati una incursione del genere», raccontano. Con l’aiuto di una carriola i nonnini hanno rimosso i pezzi dell’intonaco e dei foratini venuti giù.

LE RONDE

Sul furto è stata presentata denuncia alle forze dell’ordine, ieri ancora non era chiaro quanto fosse sparito dal fondo cassa. «Stiamo facendo i conteggi, ma non è tanto il denaro quanto i danni e lo choc subito che pesano». Intanto, nel quartiere è alta la tensione creata dalla recente occupazione dell’ex hotel da parte dei latinos sgomberati da Torre Maura e ancora prima da Cinecittà. Giovedì c’era stato un sit-in di protesta in via Sante Vandi organizzato dall’Associazione dei cittadini per la liberazione delle case occupate, ma adesso ad alzare gli scudi sono i residenti che da ieri sera hanno messo in piedi delle ronde per paura di nuove occupazioni e con l’intento di intercettare e scoraggiare l’arrivo di altri occupanti che andrebbero a sommarsi ai circa 90 che sono già all’interno dell’ex hotel Petra. Sul tavolo del prefetto, invece, è già in discussione lo sgombero anche di questo palazzo.