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Chi era Marcello De Angelis, il giovane di 25 anni assassinato dai “pesciaroli” mentre difendeva il nipote quindicenne.

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Chi era Marcello De Angelis, il giovane di 25 anni assassinato dai “pesciaroli” mentre difendeva il nipote quindicenne.

Un litigio tra due amici adolescenti sfocia in una tragedia che coinvolge intere famiglie nel corso di una sola notte. Marcello De Angelis, 25 anni, viene assassinato a coltellate da Manuele Colecchia nel contesto di una disputa tra i “pesciaroli” dell’Alessandrino, una zona nella periferia Est di Roma, per vendicare l'”onore” del figlio adolescente. A far scattare la violenza è stata una banale rissa tra ragazzi al parco.

La rissa tra adolescenti

Una serata come tante si trasforma all’improvviso in un evento drammatico quando Marco (nome di fantasia), 15 anni, viene preso di mira da un amico durante un’innocente uscita al parco con un gruppo di coetanei. L’amico, poco più grande, di 17 anni, inizia a provocarlo verbalmente per poi passare alle mani, mentre i presenti ridono e filmano la scena con un cellulare. A monte del litigio sembra esserci una semplice rivalità per una ragazza. Umiliato, Marco torna a casa e racconta quanto accaduto alla madre Jessica e allo zio Marcello De Angelis, il quale, diventato famoso nel calcio semiprofessionistico, decide di affrontare il giovane aggressore per tentare di risolvere la questione.

La tragica escalation

La situazione degenera rapidamente. Il 17enne rincasa e informa il padre Manolo Colecchia dell’accaduto. Offeso e in cerca di vendetta, Colecchia raduna la famiglia risvegliando anche gli zii, e armato di coltelli e mazze si dirige verso il residence del comune in via Vincenzo Tineo. La faida tra adolescenti si trasforma in uno scontro tra adulti. “Dovete scendere”, viene minacciato il gruppo di Marco da Colecchia, deciso a ristabilire ciò che interpreta come un’offesa al proprio onore. Jessica e Marcello sperano di poter placare gli animi, ma la situazione precipita. Colecchia tenta di accoltellare Jessica, prima di scagliarsi contro Marcello, colpendolo mortalmente. Nonostante gli interventi medici, Marcello muore poco dopo in ospedale. La polizia interviene rapidamente e arresta Colecchia, grazie anche alle riprese delle telecamere di sicurezza del residence che hanno documentato tutta la scena violenta.

La famiglia Colecchia, conosciuta nella zona come i “pesciaroli” per le loro pescherie situate all’Alessandrino e a La Rustica, è tristemente nota come “I Rosci”, soprannome che funge anche da marchio delle loro attività. Tuttavia, questo non ha impedito a Manuele Colecchia di perdere il controllo, gettando nel lutto due famiglie e l’intera comunità.

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