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Cocaina rosa: la droga preferita dai giovani alle feste dell’alta società romana

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Cocaina rosa: la droga preferita dai giovani alle feste dell’alta società romana

Boom di cocaina rosa nelle feste della Roma bene

Boom di cocaina rosa tra le feste private dei giovani della Roma bene. È un mix allucinogeno fino a 300 euro al grammo, composto principalmente da ketamina ed ecstasy, al quale viene aggiunto un colorante alimentare rosa.

Cocaina rosa o "tusi"

È la droga dei giovani della Roma bene, in grado di arrivare a costare fino a 300 euro al grammo. La chiamano "cocaina rosa" per il colore caratteristico della polvere. A consumarla di più sono i ragazzi, nelle feste private tra i ricchi di Roma Nord, negli attici e ville di lusso tra i quartieri Parioli, Salario, Trieste. La cocaina rosa o "tusi" è un mix allucinogeno e molto costoso nato in Colombia, composto principalmente da ketamina e ecstasy, a cui viene aggiunto un colorante alimentare rosa: difficilmente contiene cocaina o 2C-B (“tubici”, altra sostanza psicoattiva con cui spesso viene confusa). Una dose appunto può arrivare a costare 400 euro. Ha dunque poco a che vedere con la classica cocaina bianca, che si ottiene dalle foglie di coca.

La droga consegnata a domicilio nelle lampade di sale

Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato quattro persone e sequestrato diversi chili di questa tipologia di sostanza stupefacente, droga che insieme alla cocaina bianca, hashish e crack, proveniva dal litorale Sud di Roma. Come riporta Il Corriere della Sera gli spacciatori hanno messo a punto un nuovo metodo per trasportare la droga e "consegnarla a domicilio": nascosta all’interno delle lampade di sale, in grado di contenere anche fino a 500 grammi di cocaina. Sotto alla lente d’ingrandimento della Polizia ci sono i locali della movida romana. I poliziotti hanno sequestrato coca rosa a due ragazzi di venticinque e ventuno anni, che ora si trovano ai domiciliari. La droga era nascosta in una cassaforte in un locale in via Castel Paternò, in zona Pietralata.

Nei giorni scorsi i carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno invece arrestato una donna di quarantaquattro anni, gravemente indiziata del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Durante una perquisizione nella sua abitazione i militari hanno trovato oltre due chili di stupefacenti, tra i quali c’era la costosissima cocaina rosa, che al dettaglio avrebbe fruttato oltre 100mila euro. C’erano inoltre hashish, ketamina, anfetamina ed ecstasy, il tutto era nascosto all’interno di un’intercapedine del bagno.

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Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

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Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

#Cronaca #Roma Un uomo di 35 anni è stato arrestato per aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni. La notizia ha scosso la capitale e ha sollevato un dibattito acceso sui social. Continuate a leggere per i dettagli.

L’arresto shock a Roma

A Roma, un uomo di 35 anni è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai loro figli di 5 e 7 anni. L’episodio, avvenuto in un contesto domestico, ha portato alla luce la cruda realtà della violenza di genere che spesso si consuma tra le mura di casa.

La reazione sui social

La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social network, suscitando l’indignazione di molti utenti. Commenti come "Ma che razza di persona fa una cosa del genere?" e "La giustizia deve fare il suo corso, ma che pena per quei bambini!" si sono diffusi velocemente, mostrando come la vicenda abbia toccato un nervo scoperto della società italiana. C’è chi ha sottolineato l’importanza di una maggiore protezione per le vittime di violenza domestica, e chi ha ironicamente commentato "E poi dicono che i film horror sono troppo esagerati", cercando di smorzare la tensione con un umorismo a tratti politicamente scorretto.

Il sistema giudiziario e la protezione delle vittime

L’arresto dell’uomo ha sollevato interrogativi sul sistema giudiziario e sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica. La vicenda è un triste reminder che, nonostante le leggi e le campagne di sensibilizzazione, molto resta ancora da fare per garantire la sicurezza delle donne e dei bambini vittime di abusi. La speranza è che questo caso possa spingere le autorità a prendere misure più incisive e rapide per prevenire tali tragedie.

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

Il caso del femminicidio di Ilaria Sula continua a scuotere l’opinione pubblica. Un dettaglio emerso recentemente potrebbe cambiare drasticamente la posizione della madre del killer, con il sangue trovato in corridoio che ora diventa un elemento cruciale. #Femminicidio #IlariaSula #Giustizia

Un nuovo sviluppo nel caso del femminicidio di Ilaria Sula ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il dettaglio del "sangue in corridoio" potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo della madre dell’assassino.

Il Sangue in Corridoio

Secondo le ultime informazioni, il sangue trovato nel corridoio dell’abitazione dove è avvenuto il delitto di Ilaria Sula potrebbe cambiare la prospettiva sul coinvolgimento della madre del killer. Questo elemento, che inizialmente poteva sembrare secondario, ora viene considerato come una possibile prova cruciale.

Le Implicazioni Legali

La presenza di sangue in corridoio apre nuovi scenari legali. Se la madre del killer avesse avuto un ruolo, anche solo di complicità, questo potrebbe aggravare la sua posizione. Le indagini si stanno concentrando su questo aspetto, cercando di capire se ci siano state manovre per coprire o aiutare l’assassino.

Reazioni e Commenti

La notizia ha suscitato reazioni forti sui social media, con molti che esprimono la loro indignazione. Un utente ha commentato: "La giustizia deve fare il suo corso, ma che schifo se anche la madre è coinvolta!" Questo sentimento riflette una crescente frustrazione pubblica verso il caso.

Le indagini proseguono, e ogni nuovo dettaglio potrebbe portare a una svolta significativa in questo drammatico caso di femminicidio.

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