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Condizioni di sfruttamento dei braccianti nei pressi di Roma

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Condizioni di sfruttamento dei braccianti nei pressi di Roma

Due ragazzi, provenienti dall’India con la promessa di un lavoro nei campi retribuito 5 euro all’ora, si sono ritrovati intrappolati in una situazione di sfruttamento alle porte di Roma. Giunti in Italia con il Decreto flussi, hanno scoperto che il viaggio è stato facilitato da un intermediario veneto, con un costo di 10.000 euro, molto superiore ai 16 euro richiesti per una semplice marca da bollo. Invece del lavoro dignitoso sperato, sono stati costretti a lavorare fino a dodici ore al giorno senza essere pagati e a vivere in condizioni degradanti.

La vita nei campi: una testimonianza scioccante

Le condizioni di vita erano disumane. I due giovani, i cui nomi restano anonimi per ragioni di sicurezza, descrivono un’esistenza in un container senza acqua corrente e in condizioni igieniche precarie. “Siamo stati trattati come degli schiavi,” ha confidato uno dei ragazzi. Le immagini girate con i loro telefoni mostrano letti improvvisati su materassi accatastati, una cucina minimale e un bagno inutilizzabile. “Andavamo in campagna per fare i nostri bisogni e per la doccia usavamo secchi riempiti al pozzo,” ha spiegato il secondo giovane.

La fuga e l’esposto in Procura

Dopo mesi in quella che definiscono “schiavitù moderna”, i ragazzi sono riusciti a fuggire scavalcando il cancello che li teneva prigionieri. La loro storia è stata raccolta dal sindacato Cgil Flai di Latina, che ha successivamente presentato un esposto alla Procura di Roma. Tuttavia, dopo quasi due mesi dalla denuncia, la segretaria generale della Flai Cgil di Latina e Frosinone, Laura Hardeep Kaur, esprime delusione per l’assenza di azioni concrete da parte delle autorità competenti. “Se neanche questo riesce a smuovere qualcosa poi veramente non conta niente,” dichiara con amarezza.

“12 ore nei campi e poi rinchiusi in un container”: braccianti in schiavitù alle porte di Roma

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?

Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.

Orari e Accessibilità

Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.

Come Prenotare

Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.

Consigli per i Visitatori

Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.

Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo

Orari e Aperture Tipiche

In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.

Impatto sul Consumatore

Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.

Consigli per gli Acquisti

Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.

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