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Considerata una forma di tortura

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Considerata una forma di tortura

I residenti del VII Municipio continuano a lottare contro la persistente crisi idrica che ha colpito la zona. Molti abitanti si trovano costretti a fare scorta di acqua, portando il problema a livelli di esasperazione. “Non credo di esagerare, è quasi una forma di tortura”, afferma Alessandro, un cittadino della zona, esprimendo il disagio crescente dovuto alla carenza d’acqua che viene sentita come un bisogno primario, proprio al pari del cibo e del sonno. Anna, un’altra residente, racconta le difficoltà quotidiane che questa situazione comporta, parlando del suo rituale quotidiano di lavarsi con poca acqua fredda al mattino presto prima che l’approvvigionamento idrico venga sospeso nelle prime ore del giorno.

La Mobilitazione dei Residenti

La comunità locale ha reagito, con Enrico Messina che ha organizzato un’azione comunitaria attraverso un gruppo sui social media che ha raccolto più di duecento sostenitori. Le segnalazioni si sono fatte numerose, evidenziando un problema che si estende anche a quartieri adiacenti come il Pigneto e l’Esquilino. Marco, un altro residente, denuncia un’interruzione cronica che colpisce specificamente alcune vie come via Buonarotti 51 e Piazza Vittorio 107, lasciando gli abitanti senza acqua dalle 8 alle 14.

Risposte Inadeguate e Iniziative Individuali

Il 23 ottobre, alcuni rappresentanti dei residenti hanno partecipato a un incontro con Svetlana Celli, presidente dell’assemblea capitolina, l’assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, e i dirigenti di Acea, la compagnia idrica di Roma. Durante la riunione, Acea ha attribuito la colpa della situazione ai “sistemi di aspirazione non a norma” nei palazzi e al consumo delle attività commerciali locali. Nonostante i cittadini avessero suggerito un aumento della pressione dell’acqua come soluzione temporanea, Acea non ha accolto la proposta. Di fronte alla frustrazione, alcuni residenti hanno deciso di installare impianti di pompaggio a proprie spese, un’azione che evidenzia l’esasperazione crescente. Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, ha formalizzato la questione presentando un’interpellanza al ministro dell’Ambiente, mentre Enrico Messina rimane determinato nella sua battaglia per una soluzione, insistendo che “qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità”.

Immagini della Crisi

Le immagini mettono in evidenza la difficoltà e il disagio dei residenti: mezzi di fortuna per immagazzinare acqua preziosa, dalla scorta di bottiglie alla raccolta di piccoli fili d’acqua per soddisfare bisogni quotidiani. In tante abitazioni l’acqua è insufficiente per le necessità basilari, come lavare i piatti, costringendo i cittadini a organizzarsi con metodi alternativi e poco pratici. La situazione, lontana da una soluzione definitiva, continua a essere una spina nel fianco per i residenti del VII Municipio, che non smettono di far sentire la loro voce nella speranza di un cambiamento concreto.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

Alle 17.30, il cardinale vicario Baldassare Reina celebrerà messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano “con una speciale intercessione per la salute di Papa Francesco”. Questo gesto sarà replicato in tutte le parrocchie di Roma.

La notte appena trascorsa è stata “tranquilla”, secondo quanto comunicato dall’equipe medica del Policlinico Gemelli di Roma, dove è attualmente in cura Papa Francesco. Tuttavia, la prognosi rimane riservata a seguito della crisi respiratoria che ha comportato un peggioramento delle sue condizioni di salute. Davanti all’ospedale, numerosi giornalisti, cameraman e fotografi sono accampati, affiancati da fedeli che giungono per dedicare preghiere a Bergoglio.

Il cardinale Reina ha invitato tutti a unirsi spiritualmente alla Santa Messa di questa sera, evidenziando come “in comunione di fede e di preghiera, ciascuno nella propria comunità, innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre, affinché lo sostenga con la Sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova”.

A Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi presiederà il Santo Rosario per la salute del pontefice alle 20.00 dalla chiesa di San Domenico. La preghiera sarà trasmessa in diretta su Tv2000 e Play2000. “Vogliamo stringerci al Santo Padre – spiega Zuppi – chiedendo al Signore di sostenerlo in questo momento di sofferenza, perché trovi sollievo e possa ristabilirsi al più presto. Sarà un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l’affetto delle comunità ecclesiali italiane, che da giorni hanno intensificato la loro preghiera”.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

Un grave incidente si è verificato all’alba di oggi, domenica 23 febbraio, su via Tiburtina, nel quartiere Rebibbia. Verso le 4.00, un’auto diretta verso il Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. L’incidente sembra essersi verificato a causa dell’alta velocità.

Un uomo di 33 anni, di nazionalità rumena e conducente della Mazda 6 coinvolta, è deceduto sul colpo. Il personale del 118, giunto sul posto, ha confermato il decesso. Altri due passeggeri, un uomo e una giovane di 28 anni, sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali Sandro Pertini e Policlinico Umberto I a causa delle gravi ferite riportate.

Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno chiuso via Tiburtina all’altezza di via Furio Cicogna per facilitare le operazioni di soccorso.

Reazioni alle stragi stradali

Marco Milani, Segretario Romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha commentato l’incidente: “Ennesima vittima sulle strade romane che va ad aggiungersi a quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera. La polizia locale, già carente di importanti risorse deve tornare al suo ruolo intensificando i servizi autovelox ed i rilievi etilometrici.” Ha poi aggiunto: “Solo una vera e propria guerra all’alta velocità e al consumo di sostanze alteranti, maggiori cause della gran parte di morti su strada, può riportare la sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee.”

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