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Cronaca

Corteo pro-Palestina a Roma: Scontri e feriti tra le forze dell’ordine in un’escalation di tensione.

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Corteo pro-Palestina a Roma: Scontri e feriti tra le forze dell’ordine in un’escalation di tensione.

Grave Incidente a Roma durante Manifestazione Pro Palestina

Un grave evento ha colpito la capitale italiana, dove un funzionario della Digos è stato ferito in un’azione durante una manifestazione pro Palestina sprovvista di autorizzazione. L’episodio si è verificato in piazzale Ostiense, dove le forze dell’ordine hanno dovuto intervenire in modo massiccio per contenere gli scontri. Il poliziotto, noto per il suo background nell’anti-terrorismo, ha riportato una frattura al bacino, il che comporterà un periodo di recupero di circa 45 giorni, durante il quale sarà immobilizzato. Nei momenti successivi all’accaduto, ha ricevuto numerose espressioni di solidarietà dai suoi colleghi, definendo quanto successo uno “scempio gratuito”. Il funzionario è stato aggredito da un giovane manifestante che lo ha fatto cadere e successivamente è stato oggetto di ulteriori violenze da parte della folla.

L’Inizio degli Scontri e gli Arresti

La situazione è rapidamente degenerata quando un gruppo di manifestanti, alcuni dei quali con volti coperti, ha attaccato i veicoli blindati delle forze dell’ordine scatenando una reazione violenta. Le forze di polizia sono state bersaglio del lancio di pietre, bottiglie, bombe carta e persino segnali stradali, costringendole a utilizzare idranti e cariche per disperdere i disordini. Tra le persone arrestate c’è Tiziano Lovisolo, un giovane di 24 anni proveniente da Monteprandone, accusato di aver inflitto gravi ferite al poliziotto. Lovisolo, descritto come un anarchico convinto, è stato arrestato e attende ora la convalida della custodia cautelare in tribunale. Sul web, è stato avviato un movimento di sostegno per lui, con la sorella che ha condiviso una foto di Lovisolo circondato dagli agenti, criticando le azioni della polizia.

Reazioni Istituzionali e Manifestazioni di Solidarietà

Il carattere violento dell’evento ha suscitato reazioni da parte di istituzioni e sindacati. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il proprio sostegno alle forze di polizia ferite, lodando il loro costante impegno e professionalità. Anche i sindacati di polizia, come Silp Cgil e Sap, hanno palesato solidarietà agli agenti, esprimendo l’urgenza di inasprire le pene per chi aggredisce rappresentanti della legge. Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia, ha condannato gli episodi di violenza, sottolineando come i facinorosi sembrano non temere più l’autorità, pronti a scatenare il caos e il disordine.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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