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“Costi in Calo e Liste di Attesa Sempre Più Brevi: Un Nuovo Inizio!”

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“Costi in Calo e Liste di Attesa Sempre Più Brevi: Un Nuovo Inizio!”

<h3>Cambiamenti nelle Tradizioni Funebri in Italia

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un significativo aumento delle cremazioni, in modo particolare a Roma. Questo fenomeno indica una trasformazione delle tradizioni legate ai funerali, influenzata non solo dai costi, ma anche da una profonda evoluzione sociale e culturale. Per comprendere l’entità di questo cambiamento, è interessante osservare i numeri: nel 2001, a Roma, le cremazioni autorizzate erano 3.711, mentre nel 2021 sono arrivate a più di 16.000.

I Dati Riguardo le Cremazioni

Il cimitero Flaminio, uno dei più importanti impianti di cremazione della capitale, ha registrato nell’ultimo anno ben 18.633 cremazioni, nonostante i decessi totali siano stati 32.071. Questa statistica evidenzia che il 58% delle persone hanno scelto la cremazione come modalità di trattamento post-mortem. Con l’aumento della richiesta, diventa cruciale ottimizzare il sistema in atto per prevenire il rischio di congestionamento delle bare nei depositi o il trasferimento delle salme in altre località. In molti paesi europei, come la Gran Bretagna, le cremazioni superano il 67% delle procedure funerarie, evidenziando come questo trend non sia isolato.

Aspetti Economici e Logistici

Un aspetto significativo che contribuisce a questa tendenza è il costo: il prezzo di un loculo può variare tra 418 euro e 3.500 euro, escludendo le spese per la tumulazione. Al contrario, la cremazione ha un costo fisso di circa 400 euro, rendendola un’alternativa decisamente più accessibile. Tuttavia, la situazione attuale presenta delle problematiche, particolarmente nei mesi estivi, dove si riscontrano picchi di criticità.

Attese e Soluzioni in Corso

Al momento, circa 300 salme sono in attesa di cremazione presso il cimitero Flaminio, alcune delle quali sono conservate in container refrigerati, mentre altre sono in condizioni meno rispettose. L’attesa media per la cremazione si attesta intorno ai trenta giorni, una situazione che genera disagio tra le famiglie colpite da un lutto. Secondo il dipartimento di Tutela Ambiente, la domanda è cresciuta dall’8% fino a toccare il 67%. Per far fronte a tale richiesta, sono stati stanziati fondi per la realizzazione di un nuovo forno crematorio, i cui lavori sono già in corso e dovrebbero concludersi entro la primavera del prossimo anno. L’obiettivo è rendere operativo il nuovo impianto entro la metà del 2025. Nel frattempo, è stata eliminata la tariffa per le cremazioni effettuate fuori comune, cercando così di alleviare il carico economico per le famiglie in un momento così difficile.

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