Attualità
“Dal dubbio alla determinazione: come una donna mi ha guidato verso il successo”
Un drammatico racconto di violenza
La tragedia vissuta dalla donna aggredita nel sottopassaggio di Porta Pia ha suscitato grande indignazione. Durante i 20 minuti in cui ha chiesto aiuto, nessuno si è fermato per soccorrerla. Solo una passante, in cammino verso il lavoro, ha deciso di intervenire. “La sua presenza è stata come quella di un angelo”, ha affermato la vittima, esprimendo la sua infinita gratitudine.
Il momento dell’aggressione
Il sottopassaggio di Porta Pia, teatro di questa violenza, è stato descritto dalla donna in un’intervista rilasciata alla trasmissione “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele su Rai 1. La notte tra il 22 e il 23 settembre, mentre si dirigeva verso la stazione di Termini dopo una serata con amici, la donna è stata aggredita da un uomo che l’ha costretta a seguirlo nel sottopassaggio. “Quando mi ha afferrata, ho pensato che non l’avrei fatta franca. Quei momenti sono stati interminabili”, ha condiviso.
Poche mani tese, molta indifferenza
Dopo essere riuscita a liberarsi dalla presa del suo aggressore, la donna ha cominciato a chiamare aiuto. “Ho alzato le braccia, gridando, implorando qualcuno di chiamare un’ambulanza e la polizia. Ho vissuto un incubo di venti lunghi minuti, durante i quali nessuno è intervenuto. Ero senza telefono e mi sono sentita completamente persa”, ha raccontato. L’unica persona che si è fermata ad aiutarla è stata la signora di passaggio, che ha prontamente allertato i soccorsi e non ha abbandonato la donna finché non è arrivata l’assistenza.
I pensieri di una sopravvissuta
Nel suo racconto, la donna ha espresso la profonda paura che l’aveva assalita mentre l’aggressore la trascinava nel sottopassaggio. “Ho pensato alla mia famiglia e a tutti coloro che mi vogliono bene, immaginando il peggio”, ha riflettuto, sottolineando quanto sia importante rimanere solidali e attenti ai bisogni degli altri in situazioni di emergenza.