Attualità
Decesso dell’uomo travolto dalla metropolitana a Cipro dopo lunghe ore di sofferenza.

Ha lottato per ore tra la vita e la morte all’ospedale San Camillo di Roma. Non ce l’ha fatta l’uomo travolto da un treno della metro ieri a Cipro, è deceduto dopo un intervento chirurgico.
Operazione di Soccorso e Tentativi di Salvataggio
È morto l’uomo investito ieri pomeriggio dal treno della metropolitana alla stazione Cipro. Ha lottato tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale San Camillo di Roma, ore di agonia che si sono concluse con il più tragico degli esiti. I medici lo avevano sottoposto ad un’operazione chirurgica d’urgenza, per intervenire sui gravissimi traumi riportati in varie parti del corpo, dopo l’impatto con il convoglio. Ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Terapia intensiva, il suo quadro clinico purtroppo non è migliorato, ma è precipitato nelle ore successive all’intervento, fino al decesso. I medici infatti non si erano espressi positivamente sull’esito del loro intervento. Il paziente era arrivato nel pomeriggio di ieri al pronto soccorso con l’ambulanza in codice rosso, le sue condizioni di salute erano disperate.
Indagini della Polizia e Chiusura Temporanea della Metro
Nel frattempo sulla vicenda hanno indagato gli agenti della Polizia di Stato, giunti sul luogo dell’incidente in metro nella stazione Cipro con le pattuglie del Commissariato Borgo. I poliziotti hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto e accertato che si è trattato di un suicidio: l’uomo si è lanciato volontariamente sotto al convoglio in transito in stazione, con l’intenzione di togliersi la vita. Escluso dunque che sia finito sotto al treno per una caduta accidentale oppure perché spinto da qualcuno. Gli agenti hanno ricostruito quanto successo attraverso il racconto dei testimoni presenti in stazione e alle immagini immortalate dalle telecamere di sorveglianza.
Metro chiusa tra Ottaviano e Battistini, poi riaperta
Subito dopo l’investimento c’è stato un gran caos nelle stazioni metro della linea A. I passeggeri sono stati fatti scendere dai convogli in transito, per agevolare le operazioni di soccorso dell’uomo finito sotto al treno e per permettere alle forze dell’ordine di svolgere i rilievi necessari. Data la dinamica dell’accaduto e la natura dell’intervento nella stazione Cipro sono stati richiesti i vigili del fuoco, che sono scesi sui binari e hanno lavorato per recuperare il ferito all’altezza del primo vagone.
I pompieri lo hanno riportato sulla banchina e affidato alle cure del personale sanitario, che lo ha stabilizzato e trasportato in ospedale. Presenti sul posto anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del I Gruppo a supporto delle operazioni. La tratta della metropolitana compresa tra la stazione di Ottaviano e il capolinea Battistini è stata chiusa per ore lungo entrambe le direzioni, poi riaperta in serata.
Attualità
Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

Durante la partita Roma-Monza, vinta dalla squadra giallorossa con il punteggio di 4 a 0, la Curva Sud ha esposto un grande striscione dedicato a “Paoletto” con la citazione: “Io ce resto su sta strada finché me reggheno le gambe, è co sto core e co sta faccia che so diventato grande!”. Si tratta di una frase che, sebbene non offensiva né esplicitamente riconducibile al fascismo, ha sollevato polemiche.
Il giornalista Paolo Berizzi del quotidiano La Repubblica ha evidenziato che i versi provengono dal brano “Er camerata”, scritto nel 2007 dal gruppo di estrema destra INSEDIA e pubblicato nell’album ‘Quando c’era lui’. Nonostante il testo dello striscione non contenga riferimenti evidenti al fascismo, il significato della canzone è controverso. Il brano aborda temi legati alla lealtà tra amici e alla vita di strada, esprimendo un forte attaccamento a ideali che possono risultare problematici.
La canzone completa, ricca di frasi come: “Nun s’accannano l’amici per un paro de mignotte” e “ma una cosa ne so certo, una sola l’ho capita, nun s’accanna un Camerata anche a rischio de la vita!”, riflette un contesto che potrebbe suscitare preoccupazioni. La discussione attorno allo striscione evidenzia la complessità dei simboli e dei messaggi all’interno delle culture calcistiche.
Attualità
Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

Indagini sono in corso sull’incendio doloso che ha distrutto sedici auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale.
Sono 16 le automobili della polizia di Stato distrutte dalle fiamme nell’incendio divampato la scorsa notte all’interno del parcheggio del commissariato di Albano Laziale, comune dei Castelli Romani. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos, ed è ormai certo che il rogo sia di origine dolosa. Alcune telecamere hanno ripreso un uomo incappucciato mentre innescava il rogo.
L’attentato alla stazione di Albano Laziale e le indagini
Nel video pubblicato dal sindacato Coisp, le automobili risultano gravemente danneggiate o distrutte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato mentre entrava nel parcheggio e appiccava l’incendio, probabilmente utilizzando della Diavolina. Le indagini sono attualmente in corso, e secondo Domenico Pianese, segretario del Coisp, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti. Si tratta di un atto gravissimo contro le forze dell’ordine, che mette a rischio non solo gli operatori di Polizia ma anche la sicurezza della collettività”.
L’inquietante precedente: l’incendio alla stazione dei carabinieri
Solo pochi giorni fa, alcune macchine della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo hanno rischiato di essere distrutte dalle fiamme. Pur non essendoci elementi che collegano i due gesti, la vicinanza tra i luoghi e le modalità sembrano simili, suggerendo che non si tratti di episodi isolati. Attorno alle 4 del 9 febbraio, un carabiniere ha notato un incendio nel piazzale dove erano parcheggiate le auto di servizio. Le fiamme avevano avvolto le gomme di due automobili, ma l’intervento immediato ha evitato ulteriori danni. In quel caso, sono stati trovati inneschi e le telecamere hanno ripreso una persona incappucciata mentre scavalcava la recinzione esterna ed entrava nel piazzale.
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