Attualità
Detenuto con disabilità e cirrosi epatica muore 25 giorni dopo il rifiuto dei domiciliari da parte del Tribunale.

Ingiustizia dietro le sbarre: Giuseppe Ruggieri muore a Rebibbia
Giuseppe Ruggieri, noto anche come ‘Peppe lo zoppo’, è deceduto nel carcere di Rebibbia a seguito di un malore improvviso. Nonostante le sue gravi condizioni di salute, il tribunale aveva respinto la sua richiesta di arresti domiciliari per motivi medici.
Un quadro clinico compromesso
Giuseppe Ruggieri, 66 anni, originario di Tivoli, presentava già un grave quadro clinico. Con una gamba amputata e affetto da cirrosi epatica, Ruggieri aveva chiesto più volte, attraverso i suoi legali, di poter scontare la pena agli arresti domiciliari, sostenendo che le sue condizioni di salute erano "incompatibili con il regime carcerario". Tuttavia, il tribunale ha ritenuto "congrue e idonee le cure al detenuto", negando la richiesta.
L’arresto per aggressione
L’arresto di Ruggieri era avvenuto con accuse pesanti: stalking, aggressione e lesioni. L’uomo aveva assalito l’ex compagna e il nuovo fidanzato con un taglierino, ferendo la donna al volto. Questo episodio aveva portato al suo immediato arresto e alla reclusione a Rebibbia.
Dubbi e richieste di chiarimento
Secondo l’avvocato Pietro Nicotera, legale della famiglia Ruggieri, l’ultima richiesta di domiciliari era stata respinta il 17 settembre, nonostante il peggioramento delle condizioni di salute del detenuto. “Il mio assistito era stato arrestato per un reato grave e questo nessuno può negarlo – ha dichiarato Nicotera – ma le sue condizioni cliniche erano serie e compromesse. Tuttavia la sua situazione è stata trattata con superficialità nonostante i ripetuti solleciti della famiglia e le istanze depositate in cui venivano chiesti gli arresti domiciliari." Inutili i tentativi di soccorso durati settanta minuti e il malore di venticinque giorni dopo ha avuto esiti fatali.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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