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Donna muore per intossicazione da botulino dopo aver mangiato una zuppa acquistata al supermercato.

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Donna muore per intossicazione da botulino dopo aver mangiato una zuppa acquistata al supermercato.

I fatti risalgono a fine settembre. Nel mirino della Procura una zuppa ai carciofi. Grave anche la figlia che l’ha assaggiata, che è stata ricoverata una settimana in terapia intensiva.

Un’anziana è deceduta alla fine dello scorso settembre, dopo aver mangiato una zuppa di carciofi acquistata in un supermercato: nell’alimento consumato c’era del botulino, che non le ha lasciato scampo. Ad assaggiare la zuppa anche la figlia che è ricoverata in terapia intensiva, ma che è riuscita a cavarsela dall’intossicazione dopo averne mangiata a mala pena un cucchiaio. Ora sul decesso della donna, spentasi all’ospedale Sant’Eugenio dopo un veloce decorso dell’intossicazione, indagano i Nas su mandato della procura di Roma che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Indagini in corso

La vicenda è ricostruita oggi sulle pagine del quotidiano la Repubblica. Non è stato facile capire immediatamente cosa fosse successo: quando sono iniziati gli accertamenti su cosa fosse accaduto alla donna, la figlia ha iniziato a stare male. Solo quando è uscita dalla terapia intensiva è partita la denuncia, dopo aver ricostruito di aver assaggiato la zuppa che la madre aveva consumato dopo averla acquistata in un supermercato. L’Asl ha così dato mandato di sequestrare tutte le confezioni della zuppa. Ma capire cosa sia accaduto è tutt’altro che semplice: i carabinieri dei Nas stanno verificando tutta la filiera di produzione, ma non è escluso che un’errata conservazione dell’alimento abbia portato allo sviluppo del batterio. Insomma cosa è accaduto è ancora tutto da capire e da accertare.

Pericolosità del botulino

Il botulino è uno dei veleni prodotti naturalmente più pericolosi che sono noti all’uomo. Il botulino si può sviluppare soprattutto in alimenti conservati in mancanza di ossigeno, sott’olio o sott’acqua, per questo ci sono specifiche raccomandazioni per le conserve fatte in ambito domestico il cui consumo è tra le cause più diffuse di intossicazione da botulino.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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