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Cronaca

Febbre alta e perdita del gusto: modalità di differenziazione e durata stimata.

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Febbre alta e perdita del gusto: modalità di differenziazione e durata stimata.

Per prevedere l’andamento dell’influenza stagionale a Roma, è utile osservare cosa sta accadendo a 16 mila chilometri di distanza, in Australia. Lì, l’infezione si manifesta da aprile a settembre, mentre in Italia prende piede da ottobre. Il monitoraggio dell’emisfero sud può fornire indicazioni sul tipo di virus che potrebbe prevalere nella capitale. I sintomi più comuni comprendono febbre alta improvvisa, tosse secca, dolori muscolari diffusi e una persistente sensazione di stanchezza. Possono verificarsi anche brividi, dolori agli occhi, perdita di appetito e congestione nasale. Questi sintomi sono estremamente simili a quelli del Covid-19, sebbene quest’ultimo possa includere la perdita del gusto e difficoltà respiratorie.

Nella stagione recente in Oceania, i virus H1n1 e H3n2 hanno dominato, con l’H3n2 particolarmente prevalente. È ipotizzabile che quest’ultimo colpisca anche l’Italia, con una possibile capacità di eludere il sistema immunitario.

LA RICERCA

Una ricerca pubblicata sulla rivista Human Vaccines and Immunotherapeuthics ha esplorato l’uso di vaccini a mRna, noti per il loro utilizzo contro il Sars-Cov-2, nel contrastare le influenze stagionali. Recentemente, lo Spallanzani ha accolto Drew Weissman, premio Nobel per la Medicina, per discutere delle potenzialità di questi vaccini. La direttrice dell’Unità operativa complessa della Ricerca traslazionale, Delia Goletti, ha sottolineato la potenziale applicazione dei vaccini mRna in malattie autoimmunitarie come l’artrite reumatoide, oltre che in alcune tipologie di carcinoma. La visita di Weissman rappresenta un riconoscimento dell’importanza internazionale dell’Istituto nel campo delle malattie infettive.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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